BARI - L'idea nasce per caso nel 2017. I due volevano raccontare la loro città, Bari, in modo diverso, in una chiave di lettura lontana dagli stereotipi. E quindi invece di scegliere come soggetti focaccia e orecchiette, con la città come sfondo, hanno scelto Barbie, un po’ influencer e un po’ turista. Si tratta di Gabriele, già creatore di @barbie_collectors_guide, la più grande guida illustrata della linea di fashion doll commercializzata dalla Mattel a partire dal 9 marzo 1959. Assieme all'esperto, Pietro, che ha iniziato a collaborare, inizialmente come braccio e poi anche come mente del progetto
Inizialmente c'è stata la città di Bari come sfondo. Grazie all'immediato successo, la strategia si è estesa ad altre località della provincia fino a raggiungere i luoghi più inesplorati della regione. Ma non solo, Napoli Roma, Matera e anche Tirana, sono state già location d'eccezione del progetto «Barbie in Town». Il Covid-19 li ha aiutati ad avvicinarci ai loro followers, a conoscerli e farli conoscere, raccontando chi c’è dietro questo progetto. Non si sono fermati, perché proprio dopo la pandemia la Puglia ha avuto un grande bisogno di riscoprirsi e di essere sostenuta, specie nel caso dei comuni più piccoli.
«Barbie di tutte le etnie, di tutte le tipologie, e anche con disabilità, raccontano il nostro territorio. Un inno a tutte le donne» raccontano i due influencer turistici con la bambola che ora con il loro «Barbie in Town» arriva anche a Gravina in Puglia, con il suo mozzafiato habitat rurale, le grandi distese di verde, e le sue curiosità. Un viaggio alla scoperta delle meraviglie della Puglia». È così che i creatori Gabriele Del Buono e Pietro Milella definiscono il loro progetto Barbie in Town, mostrandosi affascinati dal paesaggio rupestre, dalla Gravina Sotteranea e dai vicoli. «Se volete sapere davvero tutto di questa splendida località dell’entroterra della Puglia leggete la nostra guida» esortano i due Barbie influencer