LECCE - Le canzoni di Luigi Tenco, Fabrizio De André, Gino Paoli, Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Bruno Lauzi arrangiate dal fisarmonicista ostunese Vince Abbracciante e i testi originali dello scrittore leccese Osvaldo Piliego sono i protagonisti di Io che amo solo te. Le Voci di Genova, nuovo lavoro discografico della cantante salentina Serena Spedicato, qui anche nell'inedito ruolo di voce narrante.
Prodotto, come i precedenti My Waits. Tom Waits Songbook (2012) e The Shining of Things. Dedicated to David Sylvian (2019), dall'etichetta salentina Dodicilune, in collaborazione con Eskape Music e Coolclub, da domani 12 aprile il libro/cd sarà distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store on line da Believe. Sabato 16 aprile (ore 21) le Officine Cantelmo di Lecce ospiteranno la presentazione ufficiale con un concerto/spettacolo.
Sono gli incontri felici a generare bellezza, nella vita come nell’arte. È stato così per «La scuola di Genova», un luogo e un tempo fatti di amici capaci di inaugurare una nuova stagione del cantautorato italiano che ha esplorato e cantato l’amore come mai prima. È stato così anche per la cantante Serena Spedicato e per lo scrittore Osvaldo Piliego che, in questo loro progetto originale, nato come concerto/spettacolo con la regia del palermotano Riccardo Lanzarone, e approdato adesso alla forma libro/cd, decidono di «raccontar-cantando» le parole, i suoni, le storie e le vite straordinarie di sei giganti della musica d'autore italiana. Dal vivo e nel prezioso libretto, con la grafica di Marina Damato, autrice delle foto con Maurizio Bizzochetti, i testi inediti accompagnano, infatti, dodici brani tra i più belli e rappresentativi della canzone di tutti i tempi rielaborati in una forma nuova grazie agli arrangiamenti firmati dal fisarmonicista Vince Abbracciante affiancato in scena e nel cd da Nando Di Modugno (chitarra classica) e Giorgio Vendola (contrabbasso). In scaletta brani miliari del cantautorato genovese come Ritornerai di Lauzi, Io che amo solo te di Endrigo, Il nostro concerto di Bindi, Sassi di Paoli e Anime Salve di De André. Un omaggio potente e commosso a Genova superba eppure ferita, «a una città e a un tempo del cuore … che in queste note e in queste parole hanno imparato l’amore».
«"La mia più grande ambizione è quella di fare in modo che la gente possa capire chi sono io attraverso le mie canzoni, cosa che non è ancora successa", dichiarava Tenco nel 1962 durante un'intervista. Il senso di questo progetto è racchiuso in questa espressione: ”chi sono io attraverso”. Non è un luogo della conservazione di una memoria. È un luogo vivo. Del presente. Per dire, io ti vedo. Ho compreso chi sei, ti riconosco. Questo è “Io che Amo solo te. Le voci di Genova”, non altro» sottolinea Serena Spedicato. «L’approccio che ho avuto nell’arrangiare questi brani è stato di profondo rispetto per la melodia e i testi, mettendoli in risalto con nuove soluzioni armoniche o ritmiche. In ogni brano è sempre presente un frammento legato agli autori originali, che può essere una parte armonica, una coda o una introduzione. Per esempio su "Ritornerai" è citata la melodia introduttiva che fischiettava Bruno Lauzi nei concerti live» spiega Vince Abbracciante.
«Lavorando al mio ultimo romanzo ho approfondito lo studio della canzone italiana degli anni '60, un modo per riconciliarmi con la mia infanzia, un periodo che ho scoperto essere anche l'inizio di un percorso di emancipazione sentimentale del nostro paese. Nei mesi successivi all'uscita di “Se tu fossi una brava ragazza” Serena mi ha spesso accompagnato nelle mie presentazioni interpretando alcuni dei brani citati al suo interno. Spontaneamente è nata l’idea di rimettere mano a un suo vecchio progetto con una nuova narrazione, più personale e aderente al suo sentire i brani della scuola genovese. Sono nate così le storie che accompagnano la scaletta di “Io che amo solo te”. Una manciata di aneddoti e alcuni piccoli consigli per l’ascolto e la lettura di queste canzoni e delle storie e le vite che le accompagnano» racconta Osvaldo Piliego.