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I dieci anni dello spettacolo «Made in Ilva»: versione francese in Tunisia

 
Redazione online

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L'opera «fisica» della regista tarantina Dorno e del performer novarese Pianzola sul caso del Siderurgico

Venerdì 18 Marzo 2022, 11:13

TARANTO - «Made in Ilva», il pluripremiato spettacolo di impegno civile sul Siderurgico di Taranto, celebra i suoi 10 anni dal debutto con una nuova versione in lingua francese che sarà presentata il 20 marzo 2022 in Tunisia. Appuntamento al Festival 4/4 presso il Centre Des Arts Dramatiques Et Scéniques di Jendouba e il 26 marzo 2022 al Festival des 24 heures de théâtre No stop presso il Centre Des Arts Dramatiques Et Scéniques di El Kef, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi e di Ater Fondazione.

Lo spettacolo, che vede in scena la stessa regista tarantina Anna Dora Dorno e il performer novarese Nicola Pianzola, con le musiche originali di Riccardo Nanni, vanta una circuitazione internazionale decennale e numerosi riconoscimenti mondiali tra cui: la nomination ai Total Theatre Awards al Festival di Edimburgo nel 2014, il Premio al Miglior Spettacolo Straniero al 16° IIFUT International Iranian Festival of University (2013), il premio Teatro di Vita al Festival di teatro civile Cassino Off (2014), il Premio della Giuria al Fitic in Romania (2016). In occasione del decennale dello spettacolo, la drammaturgia originale, curata dalla stessa Dorno combinando testi originali di sua composizione, interviste agli operai dell’acciaieria tarantina e citazioni dai testi poetici di Luigi Di Ruscio e Peter Schneider, è stata tradotta in lingua francese, aggiungendosi così alle consolidate e premiate versioni dello spettacolo in italiano, inglese e spagnolo.

Lo spettacolo-inchiesta, definito dalla critica un esempio di biomeccanica contemporanea, trae ispirazione dal diario di un operaio dell’Ilva e dalle esperienze personali della regista di origine tarantina. La trasposizione artistica fa riferimento alla vicenda reale dell’acciaieria più grande d’Europa che condiziona ancora oggi la vita dell’intera città di Taranto e dei suoi lavoratori, intrappolati tra il desiderio di fuggire dalla gabbia d’acciaio incandescente e la necessità di lavorare per la sopravvivenza quotidiana, in quell’inferno di morti sul lavoro e danni ambientali. Lo spettacolo è il frutto di un accurato lavoro di ricerca e di sperimentazione fisica e vocale che esprime in modo poetico ed estremamente fisico una critica al sistema alienante della produzione industriale contemporanea. L’attore spinge il proprio corpo all’estremo attraverso funamboliche sospensioni, per reagire al processo di «brutalizzazione», compiendo azioni acrobatiche e ripetitive in strutture metalliche e interagendo continuamente con suoni ossessivi in cui le note si intrecciano col canto di una voce femminile che gli ordina «Lavora! Produci! Agisci! Crea!». Un dramma che esprime il desiderio di evadere dalla gabbia generata dalla società dei consumi.

Dopo la partecipazione ai due Festival tunisini, «Made in Ilva» continuerà la sua circuitazione in Italia con una data unica, il 23 aprile 2022, nella quale verrà presentato al teatro Potlach di Fara in Sabina nella Stagione di Teatro Contemporaneo per poi circuitare nuovamente all’estero, in India, dove sarà presentato in diversi Festival internazionali.

(Foto di scena di Andy Phillipson)

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