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Bari, tiene segregata in casa una 21enne e la mette incinta dopo violenza: arrestato

 
Redazione online

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L'uomo, un 31enne egiziano, è stato scoperto dopo un controllo della polizia perché non indossava correttamente la mascherina in strada

Lunedì 29 Marzo 2021, 10:46

16:04

BARI - Sabato pomeriggio, a Bari, i poliziotti della Squadra Volante hanno tratto in arresto Ismail Mahmed, cittadino egiziano di 31 anni, regolare sul territorio nazionale, pregiudicato, ritenuto responsabile dei reati di sequestro di persona, violenza sessuale e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.

L’uomo, sottoposto a un controllo in piazza Umberto perché non indossava correttamente la mascherina, è risultato avere precedenti penali e, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. È apparso molto nervoso ed ha cercato in tutti i modi di evitare di fornire indicazioni in merito all’indirizzo della sua abitazione.

Ma i poliziotti hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare, nella zona del centro città. La porta d’ingresso, nonostante fosse munita di regolare serratura, era chiusa anche con un lucchetto che poteva essere aperto solo dall’esterno. L'egiziano ha rifiutato più volte di aprirla, ma dopo un po' i poliziotti sono riusciti a farsi consegnare le chiavi e sono entrati all’interno dell’abitazione, dove era rinchiusa una donna di 21 anni, originaria di un paese della provincia di Bari.

La giovane ha raccontato di essersi volontariamente allontanata dalla propria abitazione, nel dicembre del 2020, a causa di dissapori con la famiglia. Tramite alcuni conoscenti, era stata messa in contatto con l'uomo, che le aveva offerto ospitalità. Dopo un primo periodo di regolare convivenza, ha deciso però di segregarla: ha più volte abusato sessualmente di lei, le ha vietato di uscire da sola, le ha impedito di utilizzare il cellulare ed ha oscurato con dei pannelli adesivi tutte le finestre dell’abitazione. La ragazza ha dichiarato che poteva uscire solo in compagnia del suo aguzzino: la porta d’ingresso, infatti, era sempre assicurata con dei lucchetti, anche quando l’uomo era in casa. A seguito delle violenze subite, inoltre, la 21enne ha riferito di trovarsi in stato di gravidanza; attualmente è stata affidata all’assistenza del personale di un Centro Anti Violenza.

Tratto in arresto, l’uomo è stato condotto nel carcere di Bari e dovrà rispondere di sequestro di persona, violenza sessuale e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.

DOMANI L'UDIENZA - Sarà interrogato domani mattina nel carcere di Bari Ismail Mahmed, 31enne di nazionalità egiziana, con permesso di soggiorno umanitario e in attesa di asilo politico, arrestato per sequestro di persona, violenza sessuale e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere. Al 31enne, ex magazziniere da alcuni mesi in cassa integrazione, la Procura di Bari contesta di aver segregato in casa la compagna e di aver abusato sessualmente di lei per mesi, fino all’intervento della Polizia, sabato sera. La vittima, studentessa universitaria 21enne della provincia, aveva deciso di andare via di casa per dissapori con la famiglia.

Ha dichiarato agli agenti di essere incinta, spiegando di aver conosciuto il 31enne nel dicembre scorso in piazza Cesare Battisti, a Bari, luogo frequentato da studenti e migranti. I due hanno vissuto insieme in una vecchia palazzina nel quartiere Libertà, dove i poliziotti hanno trovato la ragazza quando hanno fatto irruzione. La 21enne è apparsa in stato confusionale e solo dopo un po' ha iniziato a raccontare degli abusi subiti. L’indagine è coordinata dalla pm Carla Spagnolo. L’arrestato, assistito dall’avvocato Loredana Liso, potrà raccontare domani la sua versione dei fatti nell’udienza di convalida dell’arresto in flagranza davanti al gip del Tribunale di Bari Angelo Salerno.

IL RACCONTO: «MI HA ANCHE PICCHIATA» - Il 31enne Ismail Mahmed, in carcere da sabato con l’accusa di aver segregato in casa e violentato per mesi una 21enne della provincia di Bari con la quale aveva una relazione, avrebbe anche picchiato e ripetutamente offeso la donna. Un giorno le avrebbe dato una forte gomitata nella pancia, pur sapendo che era in stato di gravidanza.

Stando al racconto della vittima, raccolto dagli agenti di Polizia dopo aver fatto irruzione nell’appartamento dove era rinchiusa, in alcune occasioni l’avrebbe colpita con schiaffi in faccia e in testa, in altre le avrebbe tirato violentemente i capelli. In piena notte di qualche settimana fa, le avrebbe messo un coltello alla gola accusandola di tradirlo con un altro uomo.

La 21enne ha spiegato di non aver mai denunciato né raccontato i maltrattamenti subiti per paura, arrivando a giustificare i comportamenti del compagno dovuti all’assunzione di droghe e a «morbosa gelosia per via della sua religione», ma «tante volte - ha raccontato agli investigatori - ho pensato che prima o poi sarei riuscita a scappare».

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