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Redazione online (foto Luca Turi)
10 Gennaio 2021
MODUGNO - Per il crollo di una palazzina disabitata nel centro di Modugno è stato evacuato un edificio vicino e sono in corso le operazioni di messa in sicurezza dell’area.
Il crollo è avvenuto ieri sera, intorno alle ore 23, in via Marconi. La palazzina era disabitata da circa 10 anni e la proprietaria è deceduta l’anno scorso. Sono intervenuti carabinieri, polizia municipale, protezione civile e Vigili del fuoco, anche con un’unità cinofila per la ricerca di persone. Da un preliminare sopralluogo, il crollo sarebbe attribuibile a un cedimento strutturale causato dal maltempo degli ultimi giorni. Non ci sono feriti e non si registrano dispersi.
L’evento ha coinvolto un’auto che è stata danneggiata lievemente. Il danneggiamento di alcune tubature del gas ha richiesto l’intervento anche di personale specializzato per la messa in sicurezza, tuttora in corso. A scopo precauzionale è stata temporaneamente evacuata una palazzina vicina, in attesa della messa in sicurezza di alcuni muri perimetrali pericolanti dell’edificio crollato. Il crollo ha anche tranciato un cavo elettrico che ha lasciato diversi edifici senza corrente per ore.
Sono ancora in corso le attività di messa in sicurezza della palazzina disabitata crollata ieri sera nel centro di Modugno (Bari). E’ stato confermato che nessuno è rimasto ferito. L’intera area è stata transennata e il sindaco Nicola Bonasia ha firmato un’ordinanza vietando la circolazione dei pedoni, la circolazione e la sosta per tutti i veicoli nelle strade adiacenti l’edificio. Il primo cittadino ha anche annunciato la mappatura degli immobili in stato di degrado e un piano di incentivi per «ammodernare e rendere sicuro il patrimonio edilizio della nostra città».
«Le cause del crollo - fa sapere il sindaco - sono ancora in fase di accertamento. A seguito dei sopralluoghi e delle verifiche si è constatata la quasi totale distruzione della struttura portante, dei muri perimetrali e dei solai dell’immobile. Il tetto è crollato rendendo la parte superiore del fabbricato priva di qualsiasi 'coronamento staticò che potesse garantire la stabilità e la sicurezza dei muri perimetrali, fatiscenti e pericolanti, le cui condizioni deteriorate abbinate alle avverse condizioni climatiche, potrebbero essere causa di ulteriori crolli e fattore di enorme pericolo per incolumità e sicurezza delle persone». «Posso fortunatamente confermare - evidenzia - che nessuno è rimasto coinvolto nel crollo, ci sono solo danni materiali. L’edificio era completamente disabitato, così come fortunatamente anche quello vicino». «L'accaduto - prosegue Bonasia - impone un’attenta riflessione sul grado di sicurezza del nostro patrimonio immobiliare, cominciando da una rapida e completa mappatura degli immobili in stato di degrado e da un successivo piano generale di rinnovamento e riqualificazione degli stessi fabbricati, per i quali sussistono precisi obblighi di cura e manutenzione da parte dei soggetti proprietari».
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