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Bari, compiere 100 anni ai tempi del Coronavirus: tanti auguri Nonna Caterina

 
Graziana Capurso

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Graziana Capurso

La festa l'ha trascorsa in casa senza i baci e gli abbracci della grande famiglia che ha costruito in un secolo. Ma un traguardo così non poteva di certo passare inosservato

Sabato 18 Aprile 2020, 16:48

17:22

BARI - Spegnere 100 candeline non è da tutti, soprattutto al tempo del Coronavirus. È un traguardo speciale quello raggiunto da nonna Caterina Loizzi in Girone. Nata a Bari, il 18 aprile 1920 in via Abate Gimma, angolo via Roberto da Bari non ha mai abbandonato il capoluogo pugliese. Ha vissuto anche la guerra, nonna Caterina ed è proprio in quegli anni che ha trovato l'amore. L'allora fidanzato partì per il fronte come medico e dopo un lungo fidanzamento a distanza, nel 1946, Caterina ha coronato il suo sogno di sposarsi: dall'unione col marito sono nati due figli, Roberto e Silvana.

Oggi vive da sola ed è completamente autonoma. Non c'è stato nessuno a cantarle "tanti auguri a te" dal vivo, ma il calore della sua famiglia non è di certo mancato. Come mostrano le foto, per festeggiarla, i figli, i suoi 4 nipoti e 9 pronipoti le hanno recapitato una torta a domicilio e, armati di mascherina, sono passati a salutarla sotto casa. Lei dal balcone si è poi affacciata per abbracciarli idealmente. «Avremmo brindato tutti insieme se avessimo potuto - commentano i nipoti Ezio Ranieri e Alessia Girone - ma posticipando tutto, appena sarà possibile, organizzeremo una grande festa. E allora sì che sarà ancora più bello stare tutti insieme».

Sa aspettare nonna Caterina. Certo, qualche mese fa avrebbe festeggiato in pompa magna il compleanno tra i baci e gli abbracci affettuosi dei suoi ospiti. Oggi non si può perché la vicinanza è vietata, ma questo non ha impedito all'arzilla signora di tirare fuori il servizio buono e di brindare al tempo che passa. Ad omaggiarla ci ha pensato anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro che le ha fatto recapitare un attestato e dei fiori.

Di certo chi avrebbe mai pensato di affrontare questo tipo di nemico invisibile dopo un secolo di tran tran quotidiano, ma Caterina lo fa con il sorriso sulle labbra di chi ne ha viste tante nella vita. Una sola la saggia raccomandazione del momento: «State a casa, non uscite».

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