Sabato 06 Settembre 2025 | 18:01

Ictus cerebrale, in agguato il lunedì mattina: servono soccorsi immediati e prevenzione

 
Nicola Simonetti

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Ictus cerebrale, 185mila colpiti ogni anno, oggi la giornata mondiale

Novità: l’arteterapia contro i disturbi postumi della parola

Giovedì 06 Marzo 2025, 17:46

A Sanremo, quest’anno, un brano poetico in musica ha ricordato una madre colpita 10 anni fa da ictus (emorragico) cerebrale esitato in coma per poi risvegliarsi “ma non essere più la stessa”.

L’ictus cerebrale è patologia causata da improvvisa chiusura o rottura di un vaso cerebrale causa di morte di cellule del cervello  dovuto a mancanza dell’ossigeno e dei nutrimenti portati dal sangue (ischemia) oppure a compressione da parte di sangue fuoriuscito da un “buco” verificati osi nella parete di un vaso sanguigno (emorragia cerebrale).

È terza causa di morteprima per disabilità. In Italia, 185.000 casi/anno. Causa prima dell’85% dei casi: chiusura di un’arteria cerebrale che impedisce il passaggio del sangue che, di conseguenza, giunge in modo non sufficiente ad una parte del cervello che va in anossia fino a morirne (ischemia).

Nell’ ambito della ricerca “storica” (studio Framingham) è emerso che episodi di ictus (un terzo delle emorragie cerebrali) si sono verificati di lunedì più di ogni altro giorno della settimana, specie in soggetti maschi in attività di lavoro.

A chiudere l’arteria, è un coagulo (trombo) o coaguli partiti specie da cuore o grosse arterie del collo (emboli) già colpite da aterosclerosi (embolia cerebrale).

L’emorragia è improvvisa rottura di un’arteria cerebrale (galeotta, l’ipertensione arteriosa) il cui sangue inonda la parte vicina di cervello le cui cellule vi “annegano”. Causa: ipertensione, aterosclerosi, difetti congeniti della coagulazione) o sopravvenuti (pillola contraccettiva, ecc.) e la permanenza di un piccolo foro (ovale non chiudo alla nascita) tra i 2 atri del cuore.

Episodio ’improvviso, con sintomi, che, a volte, scompaiono  in breve  (TIA, attacco ischemico transitorio) ma, analogo segno d’allarme da non sottovalutare. Il ricorso immediato al struttura sanitaria è vitale.

Per la prevenzione: controlli periodici di pressione arteriosa,  ritmo cardiaco, aterosclerosi (colesterolo, trigliceridi, ecc.), glicemia;  siile di vita alimentare (dieta mediterranea parca), non sedentarietà, controllo dello stress.

Se l’ictus si verifica in un’area del cervello che controlla la parola, la persona colpita può avere incapacità o difficoltà nel produrre e comprendere parole o anche di lettura e/o scrittura.

Per alcuni, difficoltà di linguaggio possono durare nel tempo. In questa fase cronica, le persone spesso non ricevono più un trattamento riabilitativo/logopedico, e si perdono per esclusione sociale.

 “L'afasia è disturbo del linguaggio che può coinvolgere espressione, comprensione, scrittura, gesti e che si manifesta nel 21-38% dei casi ed è prima fonte di disabilità.

Di recente, sperimentata l’arte-terapia dello spettacolo (canto, teatro) integrata con gli interventi di logopedia “tradizionale”: opzione terapeutica che facilita l'interazione umana e il benessere emotivo” (Drssa Lucilla Vestito, logopedista, referente teatro-terapia per A.L.I.Ce. Liguria Odv.).

Revisione OMS 2019, su 3000 studi, rileva efficacia dell’arte terapia in prevenzione/promozione della salute.

LaNorth American Drama Therapy Association, suggerisce “i processi drammatici per indurre cambiamenti emotivi/comportamentali. L’approccio fornisce opportunità di sperimentare modalità di comunicazione alternative(gesti, mimica, espressione corporea. Potenziare abilità cognitive e pragmatiche, di incoraggiare l’interazione sociale e ridurre l’isolamento... la teatro-terapia è una parte fondamentale della guarigione e del processo terapeutico… aumenta comprensione, migliora autostima e capacità comunicativa, capacità sociali e relazionali e alleviaansia, stress, depressione post ictus” (A.Vianello, presidente A.L.I.Ce. Italia, Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale).

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Vivere in salute: suggerimenti, risposte, piccoli accorgimenti per gestire la propria giornata, l’umore, l’alimentazione, il ricorso a farmaci, come affrontare al meglio gli impegni di lavoro, di responsabilità, il riposo ed il diporto, l’attività fisica. Inoltre, una finestra aperta sulla ricerca, sulle novità che la medicina ci offre ora e ci riserva e promette per il prossimo futuro.

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