BARI - Natale e feste seguenti dietro l’angolo: peso forma a rischio. L’inizio del periodo “prova costume”, inizi proprio da qui poiché è dimostrato che “si ingrassa più da Natale a Carnevale che in tutto il resto dell’anno”. Ed allora, diamoci una regolata: non esistono cibi dimagranti magici. Non facciamoci abbindolare dagli “esorcibi”. Elisabetta Moro e Marino Niola. Nel “Mangiare come Dio comanda” (Einaudi) ci mettono in guardia: funziona una dieta sana nel suo insieme e non esistono singoli ingredienti magici. Non andiamo dietro agli “alimenti a calorie negative”, che incantano perché promettono (erroneamente) dimagrimenti. Non esistono diete in liquidazione anche se c’è chi cucina per te e ti porta, persino, a casa piatti con calorie personalizzate ma, in realtà, “generaliste” (valide per tutti quelli che denunciano altezza, peso sovrapponibili) e non includono corrispettiva attività fisica.
Il rischio è dietro l’angolo e ci si potrebbe trovare con chili di meno ma a detrimento di muscoli e grassi indiscriminatamente e, al termine, successivo recupero di peso. La dott. Hellas Cena, presidente dell’ Associazione nazionale specialisti scienza dell'alimentazione dice "no a soluzioni apparentemente semplici e veloci per risolvere problemi complessi come sovrappeso e obesità… Le diete dimagranti ipocaloriche devono essere prescritte da professionista qualificato che fa valutazione approfondita della persona”.
Gridiamo contro lo scandalo dell’incremento dei costi alimentari – e facciamo bene – ma non ci scandalizza il mercato orientato alla perdita di peso che – dice il nutrizionista Giacinto Miggiano - nell’anno, raggiungerà 400 miliardi di dollari esclusi gli integratori. Il biologico non va ritenerlo “dimagrante”. Preparazione e feste non siano di digiuni ma basterà la regola del mezzo piatto: taglia a metà il solito piatto di farinacei (preferire cereali integrali) e zuccheri vari; no al dolce, sì a verdure e legumi, pesce, uova e mangiare con calma, masticando bene. Bere acqua (durante il giorno fino ai 2 litri circa, altre bevande comprese; non bere più di due bicchieri di vino al giorno, evitare superalcolici). “Aperitivo” siano le verdure come, ad esempio, il nostro “sopratavola” meglio se a pinzimonio con olio extravergine di oliva. Al dì di festa, lecito sgarrare ma che lo sgarro sia responsabile, di misura. “Mezzo piatto” sia la regola, e no ad alimenti trasformati e raffinati, causa prima di più obesità in Occidente (ricerca università di Sidney, pubblicato su rivista scientifica “Obesity” (10.1002/oby.23578).
“Man mano che – dice il prof. Grech – usiamo più alimenti trasformati e raffinati, favoriamo, nel nostro organismo, diluizione delle proteine alimentari e rischio di sovrappeso/obesità e, quindi, più malattie croniche. Questi alimenti “spazzatura”, che incrementa l’energia a spese anche dell’assunzione di proteine di cui l’organismo ha bisogno. Ne nasce incongrua “fame” e pulsione a mangiare di più… un cane che si mangia la coda” Regola generale: limitare gli extra del desco festivo, evitare eccessi delle vigilie. Chi prepara il cotechino, durante la cottura, cambi più volte l'acqua per abbassare il contenuto di sali e grassi. Salatini, patatine e noccioline “adelante, cum judicio” così come per pane, tarallini e grissini (meglio senza sale o zucchero). Panettone e simili, frutta secca, brindisi e cocktail per far tradizione. Il cioccolato sia amaro e non superi tre quadratini al giorno. E, se vogliamo aggiungere un pizzico di serotonina, il neurotrasmettitore del benessere, in tuorlo d’uovo, frutta secca e pesce c’è tanto triptofano che fa produrre serotonina dall’organismo.