Buongiorno! È luglio. È caldo! È bello! Si va in vacanza. Molti, per darsi un tono, vanno il più possibile lontano dalla loro regione. Alcuni invece rimangono e si dilettano sotto l’ombrellone, chi a giocare a burraco con le carte investite dalla sabbia fatta schizzare da bambini irrequieti e… simpaticissimi, chi a leggere un buon libro «estivo»! Per «estivo» si intende un libro leggero! A questo punto, voglio ricordare e citare la regina dei sogni dei vacanzieri baresi.
La birra!
La birra rigorosamente ghiacciata e croccante come viene definita dagli esperti bevitori è immancabile in estate. Alcuni riescono a bere dalle 10 alle 20 bottiglie in un sorso solo! La birra deve essere assolutamente di marca straniera, sennò che figura ci fai se ti accontenti della Peroni?
Molti si ubriacano nel bere anche solo una bottiglia, molti sono già ubriachi senza nemmeno averla bevuta! Si nasce ubriachi! Anche se è pericoloso per sé e per gli altri!
Ricordo che tanti anni fa, bere era diventato il mio forte e anche il mio debole.
Decisi di non bere più! Facevo i salti mortali con me stesso per non entrare più nei bar o nelle cantine. Sotto casa c’era una cantina che mi attirava da pazzi. Ogni volta che dovevo passare davanti all’ingresso, mi facevo forza per superarla senza entrare. Devo dire che è stato faticosissimo. Un giorno ricordo che mentre come al solito prendevo la rincorsa per attraversare da una parte all’altra dell’ingresso della cantina senza entrarci, ci riuscii.
Beh, dopo essere passato senza entrarci, mi resi conto di aver vinto quasi un’altra battaglia e soddisfatto dissi a me stesso, «bravo Gianni, adesso ti meriti una bella bottiglia di prosecco!».
Entrai nella cantina, bevi almeno tre bottiglie di prosecco e cinque di birra straniera. Ero appoggiato al banco ed ero fra due signori, certamente ubriachi. Con voce alta e la sicurezza che ha uno della serie «uomini veri» così dissi: «Tutti quelli che stanno alla mia sinistra sono tutti cretini e tutti quelli che stanno alla mia destra sono stronzi!».
A questo punto quello che stava alla mia sinistra mi bussò sulla spalla e disse: «Senti Amico io non sono cretino!».
Allora io gli risposi: «Benissimo, allora passa da quest’altra parte!».
Lui mi guardò con una faccia minacciosa e mi disse: «Guarda che qui se c’è uno stronzo quello sei tu!».
E io pronto gli risposi: «Senti ma stai parlando sul serio o stai scherzando?». E lui: «Sto parlando sul serio!».
E io: «Ah beh, meno male anche perché a me gli scherzi non mi piacciono».
Bene! Un consiglio: se proprio dovete bere mangiate prima, non so peperoni ripieni, paranza, trippa, pollo, garrube, mezzi ziti spezzati con il ragù, ricci, lupini (che non sono lupi piccoli), oppure anche ceci e sementi.
Così facendo, vi abbraccerete lo stomaco come successe a me e al cretino che stando alla sinistra passò alla destra.
Oggi, passare da sinistra a destra è piuttosto di moda o frutto di circostanza. È un po’ come il famoso zig-zag che ho citato la settimana scorsa. Intelligenti pauca.
