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Affondo di Fico: «Austria
scellerata, serve accoglienza»

Affondo di Fico: «Austria
scellerata, serve accoglienza»

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Affondo di Fico: «Austria scellerata, serve accoglienza»

Mercoledì 04 Luglio 2018, 21:52

ROMA - A pochi giorni dalla visita a sorpresa all’hotspot di Pozzallo il presidente della Camera Roberto Fico torna ad affondare sul dossier migranti, schierandosi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, puntando il mirino contro la possibilità che l’Austria chiuda il Brennero e prendendo indirettamente le distanze dalla strategia sui flussi di Matteo Salvini.

E’ ancora una volta il Meridione il «teatro» dove Fico decide di dire la sua. Ospite del festival «Il libro possibile», a Polignano a Mare, Fico attacca frontalmente il governo di Vienna. «Condivido pienamente quello che ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e credo che l’Austria non possa pensare di chiudere le proprie frontiere», spiega Fico, che non usa mezzi termini: «la nostra Europa si fonda anche sullo Schengen, ed è una politica scellerata quella austriaca che in questo momento ha anche la presidenza dell’Unione europea».

Parole che ribadiscono la posizione europeista, e certamente più vicina alla sinistra, del presidente della Camera in fatto di migranti. Una posizione che, già nei giorni scorsi, ha visto più di un parlamentare M5S schierarsi con quello che, prima di diventare terza carica dello Stato, era il punto di riferimento degli ortodossi.

E le parole di Fico sembrano andare anche dalla Puglia in una direzione opposta a quelle di Salvini. «Credo che l'immigrazione deve essere un qualcosa che venga accolto, però l'accoglienza deve essere sinonimo di integrazione. Perché se non c'è integrazione c'è miseria e c'è insicurezza sociale», spiega il presidente della Camera che in tarda serata parlerà di lavoro e reddito di cittadinanza, temi simbolo del programma del M5S e legati a doppio filo al decreto dignità appena varato.

«Come terza carica dello Stato, dico che i diritti dei lavoratori sono fondamentali in un mondo che è precarizzato. E noi dobbiamo dare sicurezza soprattutto ai nostri giovani», spiega Fico ai cronisti mantenendosi prudente, invece, sulla possibilità di reintrodurre l’art.18: «è una questione che deve affrontare il governo», sottolinea. Ma le sue parole lo pongono, anche sul dossier lavoro, come il riferimento dell’"anima di sinistra» del governo giallo-verde. 

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