Sabato 06 Settembre 2025 | 00:30

Nazario Nesta, il ragazzo di San Nicandro che gira l’Europa a piedi: «Ogni passo è un modo per conoscersi»

 
Graziana Capurso

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Graziana Capurso

Un viaggio di oltre 30.000 km a piedi che parte dalla Puglia tra storie, incontri e sfide personali

Domenica 13 Luglio 2025, 17:45

17:46

C’è chi corre per arrivare prima. E chi cammina per arrivare più lontano. Nazario Nesta ha scelto la seconda via, e lo ha fatto con una determinazione che oggi lo porta a essere uno dei camminatori più straordinari d’Europa. Classe 1990, originario di San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia, Nazario ha trasformato il cammino in un linguaggio: uno strumento per raccontare il mondo, conoscere persone, ritrovare sé stesso.

Dopo aver percorso il perimetro dell’Italia (10.600 km) e poi quello della Penisola Iberica (oltre 10.700 km), dal 19 maggio 2025 è impegnato in un’impresa senza precedenti: attraversare 46 stati europei a piedi, per un totale stimato di oltre 30.000 km. Un viaggio epico partito dalla Valtellina, da Chiuro, dove durante il lockdown del 2020 visse 75 giorni in una capanna di legno costruita da sé. Oggi si trova in Croazia, diretto verso la Serbia.

«Il mio vero viaggio è cominciato nel 2019 – racconta – quando ho lasciato il lavoro in macelleria per seguire una voce interiore. Camminare mi ha aiutato a superare la timidezza e a conoscermi. Ho iniziato raccontando l’Italia, poi la Spagna e il Portogallo. Ora l’Europa: un sogno diventato progetto, e una sfida personale ogni giorno».

Nazario non si definisce solo un viaggiatore, ma un attivatore culturale. Le sue avventure sono documentate sui social, dove raccoglie migliaia di seguaci. Ogni passo è accompagnato da riflessioni profonde, incontri, paesaggi, gesti di umanità. Il suo stile è semplice, diretto, mai retorico. E per questo capace di emozionare. «Il vero coraggio – dice – non è iniziare, ma portare a termine ciò che si è iniziato».

Non è la gloria a spingerlo, ma qualcosa di più grande: «Vorrei che questo viaggio non restasse solo un ricordo passeggero. Voglio tornare con uno zaino pieno di emozioni e storie da condividere, magari anche con chi non potrà mai vivere un’esperienza simile. E se arrivasse anche un record mondiale… sarebbe la ciliegina sulla torta».

E la Puglia, la sua terra, è nei suoi pensieri ad ogni passo: «Credo che ci sia ancora tanto da fare per promuovere il cammino come cultura. Nel 2022 ho costruito una casetta a forma di botte, come rifugio per camminatori, nel mio paese. Purtroppo è stata vandalizzata e poi bruciata. Ma non mollo: piccoli gesti possono accendere grandi cambiamenti».

Nessun nuovo progetto all’orizzonte, se non quello di arrivare alla fine di questo viaggio titanico. Ma le idee, come le strade, non finiscono mai. «Per ora voglio solo continuare a camminare, migliorarmi e, magari, farmi conoscere anche da aziende italiane interessate a sostenere progetti autentici e profondi come questo».

E conclude con una frase che è il manifesto del suo cammino: «Molte persone trovano coraggio nei miei passi, e mi fanno capire che questo progetto va oltre me».

Per scoprire le sue avventure basta seguire i suoi canali social Youtube e Instagram.

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