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«Raccolgo i filmini di famiglia dalla Puglia per una cineteca della memoria»: Giovanni Talamo e il suo Archivio RitrovaTA

«Raccolgo i filmini di famiglia dalla Puglia per una cineteca della memoria»: Giovanni Talamo e il suo Archivio RitrovaTA

 
Carmen Palma

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Carmen Palma

Il 27enne recupera le pellicole e le digitalizza nel suo piccolo laboratorio: un'idea «rubata» a Bologna e che ha portato a Taranto, con l'obiettivo di dar vita a un archivio cinematografico regionale

Sabato 16 Novembre 2024, 17:00

17:15

TARANTO - Dal suo piccolo laboratorio allestito nel palazzo in cui vive, lo scorso anno il tarantino Giovanni Talamo, 27 anni, ha dato vita a un'idea: raccogliere i filmati di famiglia dei suoi concittadini e da tutto il resto della Puglia per dar loro una nuova vita in digitale. Ricordi in cellulosa che entrano a far parte del suo archivio, una sorta di «cineteca del cuore» composta da vacanze, matrimoni, compleanni e tanto altro ancora: si chiama Archivio RitrovaTA, progetto di recupero e valorizzazione della memoria audiovisiva del territorio tarantino e pugliese che, a un anno di distanza, conta già un centinaio di pellicole dal secolo scorso.

«L'idea dell'archivio - racconta Talamo - mi è venuta dopo la mia esperienza a Bologna, dove ho vissuto per 6 anni per gli studi universitari. Ho studiato Scienze della comunicazione e mi sono specializzato in semiotica, dopo sono tornato a Taranto. Mi sono sempre interessato al linguaggio cinematografico e sperimentale, inoltre a Bologna ho avuto modo di conoscere l'Archivio nazionale dei filmini di famiglia, con cui ho fatto alcuni lavori di sonorizzazione di questi filmati. A Taranto volevo dar vita a una realtà che mi permettesse di rimanere qui, e così ho pensato di replicare quell'esperienza nella mia città». 

«Nel mio laboratorio mi occupo di digitalizzare pellicole in formati Super8, mini DV, Digital 8, 8mm, anche VHS. Fino ad oggi ho raccolto un centinaio di filmini provenienti da 15 fondi familiari: il più vecchio è del 1958 in formato 8mm, che mostra la neve a Taranto e la passeggiata di una coppia: sullo sfondo non c'è nulla, non si vede l'Ilva». Un lavoro, dunque, che ricostruisce non solo i ricordi di una popolazione, ma anche un panorama urbano ormai scomparso. 

Chiunque - famiglie, enti, aziende - può consegnare le proprie pellicole, che verranno poi restituite dopo la digitalizzazione. A volte è capitato che fosse direttamente lui, Giovanni, a recarsi a casa di persone anziane per recuperare il materiale: «È un modo per avvicinarmi ai protagonisti delle immagini, cercare un contatto anche empatico con la loro storia». E infatti Talamo ha dato vita anche alla sezione Fuori dal frame, mini – interviste autentiche realizzate ai protagonisti dei filmati che permettono immergersi nelle storie, ascoltare le voci nascoste da quelle immagini familiari.

«I filmati di famiglia in pellicola rovinati dal tempo sono ancora più belli: le immagini sgranate e tremolanti sembrano sincere, rispecchiano i ricordi. E come la memoria non sono mai troppo chiari ma sfocati e vivi allo stesso tempo». 

Per aderire al progetto, Giovanni può essere contattato all'email inforitrovata@gmail.com, o sulle pagine social Instagram o Facebook per fissare l’appuntamento per la consegna del filmino e per ricevere ulteriori informazioni.

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