In Puglia e Basilicata
Gli speciali
09 Aprile 2022
Graziana Capurso (Video Di Santo-Bellomo ArtsMedia)
TARANTO - A Taranto spuntano due santuari sui generis: il primo è stato realizzato dal signor Mimmo che nel quartiere Paolo VI, in Viale Cannata, una delle strade principali di fronte la pensillina, da quasi dieci anni ogni giorno si dedica al suo Santuario per l’Umanità. Qui si trova di tutto una effige, un fiore, sedie, statuine o un semplice piatto rotto, ogni oggetto va bene e trova la sua collocazione nel luogo che Mimmo ha elevato a terra sacra. Sembrano cianfrusaglie ma hanno un valore affettivo ed emotivo inestimabile.
Basta spostarsi per pochi chilometri sempre a Taranto, e su una banchina di scogli, fra le barche dei cozzaroli screpolate dai raggi del sole, ecco che spunta un secondo nuovo tempio. L'opera è di Ciro Quaranta che, come Mimmo, ha dedicato altrettanto tempo alla costruzione del suo Santuario dei Marinai. «Quello che l’ha costruito ora è morto», ci dice Mimmo parlando del suo Santuario sul Mar Piccolo. Un posto dove riconciliarsi con la terra e con il mare, dove è l'anima a parlare. Attorno c’è silenzio.
“L'insediamento architettonico avviene con il contributo delle esperienza artigianali più prossime, della famiglia, del borgo, del quartiere; cosicchè la tipologia delle collocazioni porta, nelle forme architettoniche e plastiche, nella poetica epigrafica, i segni di una cultura omogenea.”
Marisa Cecchetti
*Speciali a cura di Graziana Di Santo e Fabrizio Bellomo (ArtsMedia) per la Gazzetta del Mezzogiorno
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