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«Galera», l'indie-rock dei tarantini Figli di Eva sui limiti ai tempi del Covid

 
Redazione Taranto

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Il duo nasce durante il lockdown ed è composto da Marco Di Turo (voce) e Gianni Di Roma (basso)

Mercoledì 17 Febbraio 2021, 10:55

Il debutto dei Figli di Eva porta il nome di «Galera», ovvero un progetto musicale indie rock. Il duo musicale nasce ne capoluogo tarantino, durante il lockdown, ed è composto da Marco Di Turo (voce) e Gianni Di Roma (basso), già membri della band Monarkaotika. Il videoclip che lancia l’idea musicale è stato diretto e realizzato da Giuseppe Calamunci Manitta e la scenografia è di Gianluca De Robertis.


Il brano «Galera», viene spiegato in una nota stampa, costituisce «una riflessione introspettiva sul presente, ancora molto difficile da accettare. L’insoddisfazione è parte dell’essere umano e talvolta può trasformarsi anche in una barriera, l’ostacolo che rende difficile la comunicazione con gli altri. La mente, che è il rifugio di molte emozioni e di tanti segreti, può diventare una prigionia perfetta, nel quale alienarsi. Da tutto».


Galera rappresenta anche un invito «a focalizzarsi meno sulle futilità, per ascoltare di più sé stessi e i nostri pensieri. La musica potrebbe essere una soluzione per fuggire dagli schemi. Verso nuovi orizzonti, alla scoperta di sé». Nel videoclip della canzone dei Figli di Eva un gruppo di ribelli viene tenuto ostaggio in uno spazio chiuso, lontano dalla realtà. Da quel «Grande Fratello» cinico e violento, che osserva tutti dall’alto e influenza le nostre scelte. Piegandoci alla società, in cambio della nostra libertà individuale.


Quell’effetto «matrioska» che ci tiene uno dentro l’altro, è generato dalla musica che rapisce e inevitabilmente, catturerà anche lo spettatore e diverrà il protagonista. Il viaggio gli permetterà di fruire delle stesse emozioni, delle manie e delle ossessioni delle vittime. È solo una questione di tempo, per capire come emanciparsi dalla società: i due musicisti sono sopravvissuti all’esecuzione, grazie al prezioso aiuto della musica.
L’arte, dunque, si presenta come una delle poche soluzioni, della vita, per crescere, migliorarsi e comprendere il vero valore della libertà. Senza, saremmo persi. Lo stesso vale per la musica, che nell’opera dei Figli di Eva «Galera» diviene una delle vie per la redenzione. E per la resurrezione sociale.

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