MATERA - Con i primi incontri ufficiali a Palazzo Lanfranchi, stamani, a Matera, entra nel vivo il G7 Pari Opportunità, cominciato ieri con la conferenza del B7. Le delegazioni sono state accolte dalla ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella.
Dopo la cerimonia di benvenuto, vi sara la prima sessione e poi la foto di famiglia che avrà come sfondo i Sassi, patrimonio mondiale dell’Unesco. Alle ore 16.45, al Museo Ridola, invece, è prevista la conferenza stampa della Presidenza italiana.
Porre fine alla violenza di genere sulle donne e rafforzare il sostegno alle vittime; empowerment femminile, empowerment delle Nazioni: un impegno collettivo per promuovere la parità di genere. Sono i due ambiti ai quali è stata data priorità durante la riunione ministeriale G7 dedicata alla parità di genere e l’empowerment femminile, a Matera.
A Palazzo Lanfranchi «ha preso il via questa mattina - è spiegato sul sito del Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri - con la stretta di mano ufficiale tra la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, e i capi delegazione dei Paesi G7, la riunione ministeriale G7. Il pieno raggiungimento della parità di genere e il godimento dei diritti fondamentali da parte di donne e ragazze è tuttora una delle sfide più importanti a livello globale. Infatti, nonostante i significativi progressi compiuti negli ultimi decenni, le donne e le ragazze di tutto il mondo affrontano ancora discriminazioni sistemiche, disuguaglianze di opportunità e una violenza diffusa».
LE DICHIARAZIONI
«Abbiamo affrontato per la prima volta i nuovi problemi derivanti dalla partecipazione alle gare sportive femminili di persone trans o di persone intersex». Lo ha detto, a Matera, la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, a margine della conferenza stampa sui lavori della riunione ministeriale G7 sulla parità di genere e l’empowerment femminile. «E' urgente il problema di dover avere criteri standard, scientificamente fondati», ha aggiunto la ministra. «Per la prima volta - ha aggiunto Roccella - abbiamo preso in considerazione la questione dello sport, sia dal punto di vista d’accesso tra le donne e gli uomini - le donne hanno meno occasioni - sia per quanto riguardo la parità di trattamento dei premi delle gare femminili, che in alcuni casi sono la metà, un quarto, un decimo di quelle maschili».
«Il concetto più importante è affermare la libertà delle donne: tutto dipende da questo, sia la violenza sia l’empowerment». Così, a Matera - dove domani mattina si concluderà il G7 Pari Opportunità - la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella.
«Non c'è - ha aggiunto - empowerment senza libertà, non c'è possibilità di uscire dalla violenza senza libertà femminile. Anche sugli sport è una questione di libertà: libertà di potersi realizzare, di avere gare eque, di poter veramente fino in fondo dare a se stesse la possibilità di realizzare i propri sogni».
Nel pomeriggio, le delegazioni dei Paesi G7 hanno visitato i rioni Sassi, dal 1993 patrimonio dell’Unesco. Domani mattina, è previsto l’ultimo appuntamento ufficiale del vertice materano.
«Abbiamo condannato ancora una volta le situazioni di violenza che purtroppo troppo spesso vediamo nei conflitti armati in corso, come gli stupri di guerra in Ucraina e gli stupri avvenuti con caratteristiche particolarmente feroci il 7 ottobre da parte di Hamas contro le donne israeliane». Lo ha detto la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, durante la conferenza stampa al termine dei lavori della riunione ministeriale G7 sulla Parità di genere e l’Empowerment femminile che ha approvato uno statement (una dichiarazione) di 53 punti.