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D'Attis (FI): «La Commissione parlamentare antimafia acquisisce atti inchiesta di Bari»

 
Redazione online

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«Il nostro timore è che l'infiltrazione sia molto profonda, inizia a delinearsi anche un'area grigia di cui non si capisce se è mafia, gente che pensa di muoversi nella legalità assecondando di fatto la mafia»

Mercoledì 28 Febbraio 2024, 10:29

13:42

ROMA - «La Commissione parlamentare antimafia acquisirà gli atti dell'inchiesta di Bari». Lo ha annunciato il vicepresidente Mauro D'Attis (Forza Italia), spiegando che domani (giovedì 29) avverrà la trasmissione del fascicolo. «Il nostro timore è che l'infiltrazione sia molto profonda, inizia a delinearsi anche una area grigia di cui non si capisce se è mafia, gente che pensa di muoversi nella legalità assecondando di fatto la mafia».

D'Attis ha parlato stamattina nella sala stampa della Camera dei Deputati dove è in corso la conferenza stampa dei parlamentari pugliesi del centrodestra sul caso giudiziario che ha investito l’amministrazione comunale di Bari e di una sua partecipata.

Ha introdotto il sottosegretario Marcello Gemmato. al tavolo i parlamentari di centrodestra baresi: il vicepresidente dell'Antimafia Mauro D'Attis (Fi), il componente dell'Antimafia Filippo Melchiorre (Fdi), Davide Bellomo (Lega) e il viceministro Francesco Paolo Sisto (Fi). Presenti anche Roberto Marti (Lega), Rossano Sasso (Lega), Giandiego Gatta (Fi), Rita Dalla Chiesa (Fi), Vito De Palma (Fi), Andrea Caroppo (Fi). Tra il pubblico ci sono anche due parlamentari del Movimento 5 Stelle.

«L'Inchiesta 'Codice interno' della Dda di Bari non può essere ridotta ad un astratto dibattito politico. Il ministro dell’Interno Piantedosi, sollecitato ieri in proposito, ha detto che, vista l’entità dei fatti e lo spessore delle vicende, sarà necessario approfondirne i tratti. Sono state applicate delle incisive misure cautelari che sanciscono l’esistenza di un’associazione di stampo mafioso in grado di infiltrarsi anche nei meccanismi della democrazia. I baresi sono parte lesa e, proprio per questo, abbiamo il dovere di capire quel che può essere accaduto alle loro spalle». Lo ha dichiarato il viceministro e coordinatore di Forza Italia a Bari, Francesco Paolo Sisto, nel corso di una conferenza stampa dei parlamentari pugliesi del centrodestra alla Camera dei Deputati.

«Le norme - aggiunge - consentono al ministro dell’Interno di verificare l’entità delle infiltrazioni criminali e gli eventuali collegamenti, diretti o indiretti, dell’amministrazione con la stessa criminalità, per poi, eventualmente, assumere le proprie consequenziali determinazioni. Per dirla con una metafora calcistica, nessuno vuole 'vincere a tavolinò, ma è indispensabile, per restituire trasparenza, verificare se ci siano state 'partite truccatè. Chiediamo perciò, in virtù delle nostre prerogative parlamentari, che si accerti quanto accaduto per fare la necessaria chiarezza. La datazione al 2019 di alcuni fatti al centro dell’inchiesta significa che in consiglio comunale potremmo aver avuto per cinque anni delle persone elette, secondo la prospettazione di Procura e gip, con meccanismi che hanno visto una larga partecipazione al consenso elettorale dei mafiosi. I baresi hanno così il sacrosanto diritto di conoscere».

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