BOLOGNA - Un incendio ha distrutto una parte della tendostruttura di Piazza XX Settembre, in centro a Bologna, dove si svolgono le pratiche di prima accoglienza per i profughi dell'Ucraina. L'incendio è scoppiato intorno alle 16.45 di oggi, venerdì 25 marzo 2022, sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e polizia. La struttura è stata immediatamente evacuata e non risulterebbero persone ferite o intossicate.
Al momento sono in corso accertamenti per chiarire le cause dell'incendio in Piazza XX Settembre a Bologna che non si esclude possano essere state di natura accidentale. Sul posto, per valutare la situazione, si è recato anche il direttore generale dell'Ausl di Bologna Paolo Bordon: all'interno della tendostruttura vengono svolte le prime pratiche sanitarie (Ansa / video Facebook).
Incendio hub profughi a Bologna, ipotesi corto circuito - L'incendio alla tendostruttura per l'accoglienza dei profughi ucraini a Bologna in Piazza XX Settembre sarebbe stato innescato da un corto circuito a una presa. Ancora in corso i rilievi dei vigili del fuoco. All’interno, al momento del rogo, c'era personale dell’Ausl e agenti di polizia che è uscito immediatamente. Danneggiata una parte della struttura.
Ucraina, Lepore: rogo hub non doloso, cerchiamo nuova struttura - «Attendiamo di conoscere con precisione le dinamiche esatte dell’accaduto, che è comunque di origine non dolosa, ma rileviamo come non ci siano state persone coinvolte nell’incendio, grazie anche alla tempestività dei Vigili del Fuoco, del personale di polizia intervenuto in Piazza XX Settembre e degli operatori presenti nella struttura, che ha consentito di mettere in sicurezza persone e strumentazioni all’interno dell’hub». Così, in una nota, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore fa il punto della situazione sull'incendio che ha distrutto una parte della tensostruttura dove si svolgono le pratiche di prima accoglienza per i profughi ucraini.
«Siamo già al lavoro con la Prefettura e l’Ausl per individuare una nuova struttura in tempi rapidi - osserva - e riprendere il lavoro per un servizio che sino ad oggi ha funzionato bene ed ha visto transitare dalla struttura oltre un migliaio di persone. Rinnovo il mio ringraziamento a tutti gli operatori di Comune, Ausl, Questura, Prefettura, Croce Rossa, ai mediatori culturali e linguistici e ai volontari che - chiosa Lepore - in queste settimane hanno lavorato in questo luogo per l'accoglienza di tante persone in fuga dalla guerra».