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App Immuni attiva in Italia: sperimentazione in 4 Regioni

 
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L'App Immuni «è già attiva su tutto il territorio, su scala nazionale, e oggi inizia la sperimentazione in quattro Regioni»: lo dice Paola Pisano

Lunedì 08 Giugno 2020, 20:47

L'App Immuni «è già attiva su tutto il territorio, su scala nazionale, e oggi inizia la sperimentazione in quattro Regioni», dove «parte il sistema sanitario e gradualmente entreranno le altre a livello nazionale». Lo ha detto la ministra dell'Innovazione, Paola Pisano, a «Unomattina» su Rai 1.

L'App Immuni, ha spiegato Pisano, «è stata accolta bene dai cittadini, che ne hanno apprezzato la semplicità di utilizzo e anche l’utilità. Ad oggi è stata già scaricata da più di 2 milioni di persone».

«Le Regioni hanno un ruolo importante all’interno dell'App Immuni» ha sottolineato ancora Pisano sia per la sua diffusione sia per il ruolo che svolgono i sistemi sanitari, «una volta che individuano un soggetto positivo grazie al test del tampone».

Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia da oggi, lunedì 8 giugno 2020, saranno le prime regioni a testare il funzionamento del contact tracing Immuni, che ha avuto anche il via libera, nei giorni scorsi, da parte del Garante per la Privacy.

L'App Immuni arriva alla linea di partenza non senza una scia di polemiche e inciampi tecnici. Ha dovuto superare le critiche alle icone sessiste che ritraevano una mamma con il bambino e l’uomo davanti al pc, poi cambiate nel giro di una mattinata. In seguito sono arrivati i problemi legati alla tipologia di smartphone, in alcuni casi incompatibili per scaricare la app e su cui si è concentrato il lavoro di questi giorni per cercare di arrivare pronti al D-day. In particolare, Immuni usa la tecnologia per le notifiche di esposizione messa a disposizione da Apple e Google, che determina i requisiti di sistema per scaricare e usare Immuni. Per quanto riguarda i problemi sugli smartphone Huawei, «non dovuti all'app», si spiega nelle Faq di Immuni, si è lavorato sulla risoluzione.

L'App Immuni, a cui è dedicato il sito immuni.italia.it, funziona senza seguire gli spostamenti, senza conoscere l’identità della persona che la installa sul proprio cellulare, o quella delle persone con cui si entra in contatto. Si può scaricare gratuitamente e volontariamente, non accede alla rubrica, non invia sms e non chiede il numero di telefono all’utente. Una volta attivata, registra i contatti con altri utenti usando il bluetooth: scambia codici temporanei casuali con altri dispositivi che l’hanno installata. Questi codici non permettono di risalire all’identità dell’utente. Lo scambio è bidirezionale: ogni smartphone invia il proprio codice e riceve i codici degli smartphone nelle vicinanze, salvandoli nella propria memoria interna. Quando un utente Immuni risulta positivo, attraverso l’app si attiva un meccanismo per cui vengono avvisati i possibili contatti, che dovranno avvisare il medico di base o pediatra di libera scelta per iniziare il percorso assistenziale. Per l’assistenza tecnica è attivo il numero verde nazionale 800912491 tutti i giorni dalle 7 alle 22.

Salvini, App Immuni? C'è puzza di regime cinese e non scarico - «Io non consiglio nulla agli abruzzesi perché decideranno con la loro testa, io non la scarico fino a quando non ho garanzia assoluta di come vengono trattati e custoditi i miei dati, non scarico alcunché». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando a margine di una conferenza stampa all’Aquila, dell’App Immuni che tra l’altro vede l’Abruzzo tra le cinque regioni dove c'è la sperimentazione. "Mi dicono che la partecipazione cinese è minima, è al 2% io dove c'è puzza di regime comunista non scarico nulla. Dato che anche all’interno dei servizi di intelligence italiani è stato sollevato qualche dubbio che non trova ancora risposta io non scarico nulla - ha spiegato ancora -. Non è una polemica politica perché la propone Conte. Capisco che durante il periodo di chiusura sui siti internet sono circolati dati ma io volontariamente non mando ulteriori dati nella disponibilità di altri».

App Immuni: Toti, molti liguri l'hanno scaricata - «Oggi è partita la sperimentazione dell’app Immuni in Liguria. Molti i cittadini liguri che l’hanno già scaricata, il dato preciso sarà diffuso dal Ministero della Salute nelle prossime ore». Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stasera durante il punto stampa sulla pandemia. «La sanità della nostra Regione si è messa a disposizione - ha detto Toti -, vogliamo fare tutto quello che si può per essere utili a tracciare le persone potenzialmente positive al virus sperando che non serva perché la diffusione del virus continua a calare in tutta la Regione».

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