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Bonus vacanze fino a 500 euro ma anche fondi musei e librerie

 
Cinzia Conti (Ansa) - video Facebook

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Cinzia Conti (Ansa) - video Facebook

Franceschini, in dl Rilancio 5 mld per turismo e cultura. Bonus vacanze di 500 euro per nucleo composto da 3 o più soggetti, 300 da 2 soggetti e 150 da 1 soggetto

Giovedì 14 Maggio 2020, 18:03

BONUS VACANZE - La punta di diamante per il turismo è senz'altro il bonus vacanze, un contributo per fare «vacanze italiane», precisa Franceschini: «Viene riconosciuto un bonus fino a 500 euro per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale presso alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed&breakfast.

«Ben 5 sui 55 miliardi del dl Rilancio sono destinati al turismo e alla cultura sommando sia le misure peculiari dedicate ai due settori sia le misure generali che impattano su di essi dagli ammortizzatori sociali ai vari crediti d’imposta». Lo annuncia il ministro Dario Franceschini che ha voluto dedicare una serie di video incontri e conferenze per illustrare prima agli operatori e alle associazioni poi alla stampa le misure straordinarie portate avanti con il dl Rilancio.

«E' una somma importante - 4 miliardi per il turismo (uno dei settori più colpiti dalla pandemia) e 1 per la cultura - che impatta in modo molto significativo e finalmente dimostra quello che io ho sempre detto e che ora è emerso purtroppo a causa di una crisi così drammatica e cioè l'importanza strategica dei due settori del ministero che attualmente guido. Non solo per il loro valore economico ma anche come caratterizzazione del sistema Paese».

Per quanto riguarda il turismo la punta di diamante è senz'altro il bonus vacanze, un contributo per fare «vacanze italiane», precisa Franceschini: «Viene riconosciuto un bonus fino a 500 euro per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale presso alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed&breakfast. Ci tengo a citare tutto l’elenco perché vale per tante strutture ricettive diverse, non solo alberghi ma anche campeggi. Possono ottenere il contributo i nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro, l’importo è modulato a seconda della numerosità del nucleo familiare: 500 euro per nucleo composto da 3 o più soggetti; 300 da 2 soggetti; 150 da 1 soggetto. Il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 e nell’80% come sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, nel restante 20% come detrazione dall’imposta sul reddito. Questo vuol dire aiutare le famiglie ma anche immettere liquidità nelle strutture ricettive ma indirettamente in tutto il resto perché chi va in albergo, poi andrà al ristorante, in uno stabilimento balneare, in un museo...».

Il ministro, dopo aver citato il ristoro ai Comuni per la mancata entrata della tassa di soggiorno, l’esonero per bar e ristoranti dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico e l’estensione dei voucher a compensazione di viaggi annullati a 18 mesi, parla del fondo per la promozione del turismo in Italia («è evidente che ci sarà un calo del turismo internazionale, soprattutto extraeuropeo») attraverso l’Enit, l’esenzione Irap che vale per tutte le imprese con un volume di ricavi compresi tra 0 e 250 milioni di euro, l’esenzione della prima rata dell’Imu, il ristoro per chi è in affitto.

«C'è poi un fondo turismo di 150 milioni con Cassa depositi e prestiti, molto importante, perché corriamo il rischio che strutture turistiche alberghiere o altri in crisi ora ma anche hanno un sicuro ritorno alla redditività che siano oggetto di scalate di proprietà estere o addirittura con fondi poco trasparenti. E c'è un fondo d’emergenza di 25 milioni che si va ad aggiungere al fondo per tutte le imprese fino a 5 milioni per le agenzie di viaggi e tour operator che hanno subito perdite». Il ministro ha anche ribadito la conferma della proroga delle concessioni balneari già disposta dalla legge 145/2018. Ma nel dl ci c'è anche un miliardo destinato alla cultura: «Tra i provvedimenti principali per aiutare questo settore a superare il deserto causato dalla pandemia - dice il ministro - un fondo di 210 milioni di euro per il 2020 che servirà a sostenere il mondo del libro e dell’editoria, gli spettacoli, i grandi eventi, le fiere, i congressi e le mostre annullate a causa dell’emergenza

Covid-19 e i musei non del Mibact. Adesso ragioneremo in fretta su come ripartirlo per categorie e come andare a integrare le risorse. Per quello che riguarda la parte librerie - spiega parlando ai librai - i criteri dell’utilizzo di questo fondo di emergenza li discuteremo in modo che sia il più equo possibile». "Sono previsti - conclude - 100 milioni per il 2020 per il sostegno ai musei del Mibact (colpiti dai mancati introiti da biglietteria in conseguenza delle chiusure) e con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro viene istituito il Fondo Cultura, finalizzato a promuovere investimenti in favore del patrimonio culturale materiale e immateriale e aperto alla partecipazione di soggetti privati».

Bonus vacanze, per operatori turismo dl Rilancio non basta - Il Dl Rilancio non riuscirà a rilanciare il turismo, anche se c'è apprezzamento per gli sforzi del ministro Dario Franceschini e si comprende che la «"coperta" a disposizione era piuttosto corta. Ne sono convinti associazioni e operatori del turimo. «Meglio di come pensavamo ma per il rilancio del turismo ancora non basta. Ci sono provvedimenti specifici (come l’Imu che è una boccata d’ossigeno per le aziende oppure gli affitti degli alberghi) ma quello che noi contestiamo è che non si faccia una graduatoria di gravità dei settori e si continuino a fare dei provvedimenti erga omnes che sono sufficienti per alcuni settori che riprenderanno molto più rapidamente ma che non sono assolutamente insufficienti per settori come il nostro la cui coda della crisi sarà molto ma molto più lunga» dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. «Se domani mattina un negozio apre, qualcuno andrà a comprare. Se domani mattina gli alberghi aprono ma le frontiere sono chiuse, i turisti continueranno a non venire» aggiunge. Sul bonus vacanze Bocca dice: «L'ho detto e ribadito anche a Franceschini. Il bonus vacanze non serve al rilancio del turismo ma davvero spero di sbagliarmi. Ci hanno messo più di due miliardi e secondo me metterli su lì e non sulle imprese per me non ha senso».

«Capiamo anche a un certo punto - spiega la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - anche la posizione del ministro: ci sono 55 miliardi in ballo che non sono pochi ma per tutto che c'e da fare sono pochissimi. Per il turismo hanno ritagliato una cifra che potrebbe anche essere soddisfacente se non fosse che in realtà il modo in cui è stata utilizzata potrebbe non essere quello più efficace per le imprese». «Questo governo - sottolinea - ha l’esigenza di intervenire in modo diretto sulle persone mentre, a nostro avviso, è una visione un po' miope perché le imprese fanno ripartire l’economia e quindi creano a cascata benessere anche per le persone. L’aver voluto fare la punta di diamante delle misura attraverso in bonus vacanze che va a cadere sulle persone invece che sulle imprese ci potrebbe penalizzare. A questo punto bisognerà mettere in campo una campagna decisa di promozione che lo stesso Governo si è impegnato a fare con 20 milioni di euro nello stesso decreto per sfruttare quanto più possibile questi due miliardi e trecentomila che lo Stato si è posto come tetto per il bonus vacanze». "Un decreto molto atteso dal quale ci aspettavamo una più consistente considerazione verso un comparto, quello turistico, maggiormente colpito dall’impatto dell’emergenza sanitaria ed economica» sottolinea Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. «Per le imprese ricettive - spiega - l'onda lunga della crisi si protrarrà fino al prossimo anno, per questo chiediamo interventi più sostanziosi di liquidità immediata a fondo perduto, velocizzando al massimo la semplificazione dei procedimenti burocratici. La Francia oggi ha annunciato un piano Marshall per il turismo, serve subito uno choc positivo per un settore così strategico per l’economia del Paese e sostenere le imprese in questa crisi senza precedenti». 

Dl Rilancio: Bocca, bonus vacanze non serve ma spero sbagliare - «L'ho detto e ribadito anche a Franceschini. Il bonus vacanze non serve al rilancio del turismo ma davvero spero di sbagliarmi. Ci hanno messo più di due miliardi e secondo me metterli su quel bonus e non sulle imprese per me non ha senso». A dirlo con amarezza all’ANSA è il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. "L'indagine di ieri di Confcommercio - aggiunge - dice che solo 1 italiano su 5 farà vacanze e non sarà il bonus secondo me a farli partire. Ma io sarò contento e spero di essere smentito a fine stagione, stringerò la mano al ministro e gli dirò: «Sei stato bravo, io non ci credevo». Questo bonus vacanze continuo a dire che non serve. Anche perché rischiamo che la gente parta e non trovi più gli alberghi, che nel frattempo sono stati costretti a chiudere». "Io parlo con i miei associati - dice ancora - e mi dicono che continuano a pensare di non aprire, perché non hanno liquidità, non ci sono i protocolli sanitari approvati, non si capisce che cosa succede. Noi abbiamo appena ricevuto dopo ben 15 giorni di attesa delle osservazioni dal Comitato tecnico scientifico sul nostro protocollo «Accoglienza sicura» pazzesche. Ci dicono che se due persone dormono assieme nella stessa camera, la mattina devono fare colazione a distanza... Se non fossero tragiche e in un momento tragico, sarebbero ridicole. I nostri colleghi albergatori spagnoli hanno presentato il loro protocollo che è uguale al nostro e il governo in 3 giorni lo ha esaminato e approvato. Noi al 15 maggio con alberghi che hanno avuto grandi perdite e hanno davanti una stagione che è diventata cortissima, ancora non abbiamo indicazioni chiare. E molti non riapriranno anche per questo». Infine i corridoi privilegiati: «Noi senza turisti stranieri, a partire dai tantissimi tedeschi che vengono in Italia, siamo a terra. Siamo considerati gli untori, perché abbiamo contato tutti i morti anche con altre patologie (mentre gli altri paesi no) e questo non è giusto. Bisogna adottare regole uniche, altrimenti non ce la facciamo. La strada è lunga».

Dl rilancio: Salvini, no a bonus vacanze anticipato da hotel - «Alcuni imprenditori del settore Turismo ci segnalano che, stando alle bozze, il 90% del bonus vacanze andrebbe anticipato dall’albergatore, a cui poi spetterebbe un rimborso della quota tramite credito d’imposta. Così vale quello che vale». Così il leader della Lega, Matteo Salvini a Telelombardia.
«Questo - aggiunge Salvini - è il momento di ricostruire, su nuovi principi, le mura del Paese Italia, con un grande abbattimento di burocrazia e tasse nel nome del "Pagare meno, pagare tutti"».

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