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Salvini al Libertà: «Politici razzisti hanno reso Bari un campo profughi» 
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Redazione online

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Il leader della Lega ha incontrato i cittadini che hanno firmato la petizione anti-migranti nel quartiere, attaccando le forze politiche del territorio

Giovedì 13 Settembre 2018, 10:35

14 Settembre 2018, 21:08

È cominciata la visita barese del Ministro dell'Interno Matteo Salvini. Tra le prime dichiarazioni del vicepremier l'aumento dei poliziotti a Bari entro l'autunno, di telecamere e controllo contro la spaccio nelle scuole, e il decreto sicurezza che sarà varato dal Consiglio dei Ministri. in questo momento Salvini sta incontrando i cittadini che hanno firmato la petizione anti-migranti al rione Libertà, poi visiterà la Fiera del Levante. La Gazzetta del Mezzogiorno ha seguito in diretta tutta la giornata in città del Ministro, sul sito e sulla pagina Facebook, compreso l'appuntamento alla Fiera del Levante

LE PAROLE DI SALVINI - Accolto da applausi e urla di gioia, il vicepremier ha ironizzato: «Già ancora prima del mio arrivo sono stati puliti dei giardini.. allora verrò a Bari tutte le settimane!». Il primo impegno è che entro la fine dell'anno arriveranno decine di uomini e donne delle forze dell'ordine. «Voglio cacciare da questa città tutti gli spacciatori, di tutti i colori, gli sfruttatori dell'immigrazione clandestina, i papponi. Cittadini del Libertà, voi non dovete giustificarvi: gli unici razzisti che conosco sono i politici che hanno trasformato Bari in un campo profughi, il sindaco, il governatore, a prescindere dai colori politici». Ribadisce poi che se la città funziona, dipende molto dai quartieri esterni. Chiude senza promettere miracoli, "senza regalare 80 euro a chi passeggia per strada", con i dati sull'immigrazione, calati rispetto allo scorso anno.

Centinaia di persone sono presenti davanti alle transenne piazzate nel quadrilatero dove ha sede il movimento Riprendiamoci il Futuro, in via Nicolai. Strade interdette al traffico, alcuni esponenti della Lega sono già arrivati, tra cui Luigi Cipriani, dal quale è è partita l'idea della petizione. Controlli con i metal detector all'ingresso.

CONTESTAZIONI - Uno striscione ritenuto offensivo con la scritta «Salvini bimbo minkia» è stato esposto stamattina (e subito rimosso dalla Digos) su un balcone di un appartamento posizionato nella zona rossa, in via Trevisani, una delle strade del quartiere Libertà di Bari blindate per l’arrivo previsto tra poco del ministro degli Interni, Matteo Salvini.
Agenti della Digos hanno fatto un controllo nella casa, tolto e sequestrato lo striscione e identificato gli inquilini, nei confronti di uno dei quali si valuta la denuncia per vilipendio delle istituzione. La circostanza viene raccontata da un gruppo di ragazzi della rete «Mai con Salvini», e confermata da fonti investigative, riuniti questa mattina per una «colazione antirazzista» nella piazza antistante la chiesa del Redentore.

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