A fine maggio il Tribunale di Bari aveva messo sotto sigillo il suo patrimonio. Ma nei giorni scorsi lo stesso Tribunale ha emesso un ulteriore provvedimento con cui ha ordinato il sequestro anticipato di altre disponibilità liquide che l'uomo, Severino Testa, classe '60, destinatario in passato della sorveglianza speciale, con precedenti penali di associazione mafiosa, stupefacenti e reati contro il patrimonio, aveva abilmente occultato intestandole ad un suo congiunto. La guardia di Finanza di San Severo (Fg) in sinergia con la polizia anticrimine ha messo i sigilli alle disponibilità bancarie che l'uomo, ritenuto un elemento di spicco della criminalità organizzata di San Severo, aveva depositato su un conto dell’Ufficio delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Foggia - tramite un parente - per partecipare all’asta giudiziaria avviata su uno degli immobili del suo patrimonio andato all’incanto.
Sul conto corrente dedicato all’asta giudiziaria sono stati sequestrati 116.760 euro, e il soggetto che aveva fatto da intermediario aveva fatto richiesta di restituzione delle somme in deposito all’Ufficio delle esecuzioni immobiliari del
Tribunale di Foggia.