BARI - La Commissione Elettorale di Bari ha escluso la lista Laforgia Sindaco a supporto di Giusi Giannelli, candidata presidente del Municipio IV di Bari (Carbonara, Ceglie, Loseto e Santa Rita) per le elezioni comunali dell’8 e 9 giugno in quanto sono state inserite troppe donne nell’elenco, ovvero 8 su 10 candidate e, in base alla legge, un genere non può essere rappresentato per più dei due terzi dei nomi in elenco.
Michele Laforgia, uno dei due candidati sindaci del centrosinistra, ha commentato l’accaduto con un video su facebook, che lo ritrae accanto alla candidata presidente, in cui osserva che non è stata scelta «Giusi Giannelli perchè è donna ma ovviamente il fatto della parità di genere non è uno slogan. Giusi parte purtroppo con un limite in più perchè in questo Municipio noi abbiamo commesso un errore, abbiamo sbagliato per eccesso, abbiamo presentato una lista, per giunta la mia lista civica, in cui c'erano troppe donne e siamo stati esclusi».
Ma, sostiene Laforgia, «d’ora in poi quelle donne che sono state escluse da candidate consigliere faranno la campagna elettorale a doppio perchè le hanno sbattute fuori dalle liste ma torneranno in questo quartiere per fare eleggere Giusi Giannelli».
L'AFFONDO DI ROMITO: «UN AVVOCATO CHE SBAGLIA È IL COLMO»
«Un avvocato che sbaglia ad applicare la legge è davvero il colmo! Difendersi poi, come fa l’avvocato Laforgia, parlando di 'candidate sbattute fuori' è oltremodo singolare, visto che l’ufficio elettorale si è limitato ad applicare la legge sulla parità di genere, che è da sempre una bandiera della sinistra. Evidentemente, non erano poi così interessati a Carbonara, Ceglie e Loseto e si sono distratti. Noi invece, ci siamo stati anche oggi, e abbiamo per questo territorio così rilevante le idee molto chiare: più competenze, più risorse e finalmente attenzione da parte della nuova amministrazione comunale». Così in una nota il candidato sindaco di centrodestra Fabio Romito, commenta l’esclusione della lista Laforgia Sindaco al quarto municipio, a supporto della candidata presidente Giusi Giannelli, per aver inserito 10 donne e due uomini, mentre la legge prevede che un genere non possa essere rappresentato per più di due terzi.