Definirli 'cover band' è assolutamente riduttivo, anche perché all'interno di questo supergruppo che gira il mondo portando sui palchi le canzoni più famose dei Dire Straits (e non solo) ci sono anche gli storici ex membri Alan Clark (tastiere, hammond e cori), Danny Cummings (percussioni e cori), Phil Palmer (chitarre), Steve Ferrone (batteria) e la straordinaria new entry Trevor Horn, già membro degli Yes e collaboratore dei Buggles (quelli di Video Killed the Radio Star). I Dire Straits Legacy, che hanno fatto tappa a Bari, al TeatroTeam, con il loro tour mondiale, sono riusciti a non far rimpiangere ai fan, almeno per una sera, lo scioglimento della storica band di Mark Knopfler e compagni.
Il solista Marco Caviglia, italianissimo, non vuole scimmiottare la voce inconfondibile di Knopfler, eppure riesce a eseguire brani storici come Sultans of Swing, Money for Nothing, Private Investigations come se fossero suoi, con un timbro profondo e soffiato allo stesso tempo. La band in più di due ore di concerto ha proposto il repertorio più famoso dei Dire Straits, comprese la magica Romeo & Juliet, Tunnel of Love (probabilmente la migliore esibizione della serata), alcuni inediti dall'album 3 Chord Trick, e anche delle 'perle extra', come Owner of a Lonely Heart degli Yes, in omaggio a Trevor Horn, e Learning to Fly, per ricordare lo scomparso Tom Petty. Un sound piacevole, fedele all'originale senza essere pedissequo, e un gran successo di pubblico, che ha richiamato tantissimi pugliesi, appassionati e curiosi.