Lunedì 22 Settembre 2025 | 15:36

Marotta “Serve pazienza, fisiologico avere delle difficoltà”

 
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Marotta “Serve pazienza, fisiologico avere delle difficoltà”

Lunedì 22 Settembre 2025, 14:00

ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna avere pazienza, in campionato siamo in una fase altamente interlocutoria, alla quarta giornata, con un calendario che ci ha visto giocare alla terza forse la partita più importante in trasferta. Ci deve essere molta calma. C’è stato il cambio di allenatore, di conseguenza è fisiologico che ci sia qualche difficoltà che negli anni passati non c’era. Siamo convinti che la cultura del lavoro e i valori della squadra e dell’allenatore siano sufficienti per ricollocarsi dove giustamente vogliamo arrivare”. Così Beppe Marotta, presidente dell’Inter, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sulla partenza in campionato dell‘Inter, vincente ieri per 2-1 sul Sassuolo. Sul capitolo stadio: “Milano è una delle città più attrattive d’Europa, Milan e Inter rappresentano due delle proprie eccellenze – ricorda il numero uno nerazzurro – Ciò nonostante, la città sta correndo il rischio di diventare marginale nel panorama calcistico. Non è più in grado di ospitare una finale di Champions, non sarà una delle città candidate ai prossimi Europei del 2032. Tutto questo perchè si è creato un dibattito politico dove gli attori principali sono politici di trent’anni fa, molto conservatori, che non conoscono l’innovazione. San Siro va rispettato, è stato un contenitore di grandissime emozioni, rappresenta la storia di due club. Ma bisogna guardare avanti: è una struttura fatiscente, vetusta, che ha bisogno di manutenzione continua. Wembley è stato abbattuto e ricostruito, anche qui c’è un’esigenza forte di fare la stessa cosa”. “Vorremmo uno stadio nelle adiacenze di San Siro – prosegue sul tema Marotta – Parliamo di investimenti privati, che sono frutto di investimenti dei due club. Porterebbe grandi vantaggi alla città in termini di strutture, occupazione, turismo. Noi oggi in Europa non siamo competitivi: al massimo Milan e Inter hanno incassato 80 milioni circa a testa, mentre in Europa ci sono club che incassano 300 milioni. Questo è un gap che ha degli effetti negativi in termini di competitività. In Europa, negli ultimi dieci anni, sono stati costruiti 153 nuovi stadi, in Italia ne sono stati appena ristrutturati 3, pari all’1%. Abbiamo la forte esigenza di avere uno stadio nuovo. Lo vogliamo fare a Milano, perchè le due società sono di Milano. Ma se ci fossero difficoltà di questa natura, è evidente che ci guarderemo attorno e andremo a identificare dei siti fuori dal Comune di Milano. Vorremmo farlo assieme, Milan e Inter, è un accordo siglato da tempo. Si tratta di un investimento fatto da privati delle due società. Non verranno spesi soldi pubblici, neanche un euro”. La capienza di circa 71.500, osserva ancora Marotta, “rispecchia la media europea. C’è grande rispetto per i tifosi, rappresentano un ceto medio e anche basso, l’affluenza deve essere sempre garantita attraverso prezzi calmierati. Vanno incrementati gli aspetti moderni, con sky box e aspetti commerciali”. Marotta si sofferma anche sul talentuoso attaccante nerazzurro Francesco Pio Esposito: “Siamo molto contenti di aver lanciato due espressioni del nostro settore giovanile. Chivu ha fatto sei anni nel settore giovanile nerazzurro, vincendo due titoli nazionali con la Primavera, Esposito è un giovane cresciuto nel nostro settore giovanile. Questo è un aspetto che ci lusinga molto. Si dice sempre che le società non hanno il coraggio di lanciare giovani – conclude Marotta – mi pare che anche i grandi club stiano seguendo questa politica. I giovani rappresentano il futuro non solo delle nostro squadre ma spero anche della Nazionale”. – Foto Ipa Agency – (ITALPRESS).
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