Un incendio è divampato poco dopo le 3:00 della notte scorsa ad Oria, in provincia di Brindisi, ed ha distrutto l’auto del sindaco Cosimo Ferretti. Il mezzo, una Volkswagen Tiguan, era parcheggiato a pochi metri dall’abitazione del primo cittadino. Al momento tra le ipotesi investigative quella di un’intimidazione dolosa nei confronti del sindaco. Le indagini per accertare l’accaduto sono condotte dai carabinieri.
Il 25 marzo scorso, nello stesso comune, furono incendiate due auto della polizia locale.
«Esprimiamo la nostra più sincera solidarietà al sindaco di Oria, Cosimo Ferretti, per il grave episodio che lo ha colpito nella notte. È un atto che, al di là delle cause ancora da accertare, desta forte preoccupazione e che richiama tutti noi alla massima attenzione. Si tratta di gesti che non colpiscono mai solo una persona, ma tentano di minare la stabilità e la libertà delle nostre comunità». Lo dichiarano in una nota congiunta i sindaci della provincia di Brindisi, in riferimento all’intimidazione subita dal primo cittadino di Oria, Ferretti, a cui ignoti nella notte hanno incendiato l’auto. «Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine, che sapranno fare chiarezza su quanto accaduto, e rinnoviamo al sindaco Ferretti e alla sua famiglia la nostra vicinanza e delle istituzioni che rappresentiamo. La nostra risposta - concludono i sindaci del Brindisino - sarà sempre l’unità e la coesione».
IL COMMENTO DI FERRETTI
«Un atto ignobile che non colpisce solo me o la mia famiglia, ma ferisce profondamente l’intera comunità oritana. Desidero innanzitutto ringraziare tutte le autorità, le forze dell’ordine, le forze politiche e i cittadini che in queste ore mi stanno manifestando vicinanza e solidarietà. È un sostegno prezioso, che rafforza la mia determinazione e il mio impegno». Lo scrive in un post sui social il sindaco di Oria, Cosimo Ferretti, dopo l’incendio di natura dolosa che questa notte ha distrutto la sua auto parcheggiata a pochi metri dall’abitazione dove vive.
«Ritengo doveroso lanciare un forte richiamo alla moderazione. Sui social e sulla stampa i toni - aggiunge - sono stati troppo spesso aspri e ruvidi negli ultimi tempi; bisogna rientrare in un recinto di rispetto reciproco: la nostra città lo merita». «Non credo - sottolinea - ci sia correlazione diretta con quanto accaduto, ma è innegabile che nella nostra comunità ci sia in atto un tentativo di fomentare l’odio, utilizzando peraltro l’attacco sistemico al corpo di Polizia Locale che si occupa del rispetto della legalità: e questo non può essere più sottaciuto. Oria è composta da donne e uomini rispettabili e perbene, che nulla hanno a che fare con questo modo di fare e men che meno con simili gesti intimidatori».
«La città è stata sfregiata da questo ulteriore attentato, ma c'è un solo modo per rimarginare questa ferita: non indietreggiare di un centimetro e continuare con ancora più convinzione nel buon lavoro che stiamo portando avanti». Alla gente perbene - conclude il sindaco - rivolgo un messaggio chiaro: abbiate fiducia nelle istituzioni, credete nella legalità, continuate a camminare al nostro fianco. È solo così che, passo dopo passo, costruiremo una comunità migliore»















