Il discorso del re (The King’s Speech), film del 2010 diretto da Tom Hooper, in onda stasera alle 21.10 su Iris, riporta lo spettatore a Londra, nell’anno 1925, e alla storia vera del Duca di York, Albert, secondogenito di re Giorgio V. Il reale è balbuziente sin dall’infanzia, una condizione che mette in imbarazzo del padre, la corte e non lo fa amare dal popolo inglese.
Nonostante l’assenza dell’affetto del padre, il principe Albert, Bertie, è padre affettuoso di Elisabetta (la futura regina Elisabetta II) e Margaret. Suo malgrado è costretto a parlare in pubblico alla radio, medium di successo in quegli anni. Il Duca di York deve assolutamente rieducare la balbuzie, buttare fuori le parole e trovare una voce. Lo soccorrono la devozione di Lady Lyon, moglie premurosa e innamorata, e le tecniche poco convenzionali di Lionel Logue, logopedista di origine australiana. Nel mezzo l’abdicazione di Edoardo VIII causata dall’amore per Wallis Simpson e la successione al trono di Bertie.
Il film, col suo cast strepitoso - composto da Colin Firth (Bertie), Geoffrey Rush (Logue), Helena Bonham Carter (Lady Lyon) e Guy Pearce (Re Edoardo VIII) - la regia di Hooper e la sceneggiatura di David Seidler, fu inondato di riconoscimenti. Un palmarès con 4 Oscar (miglior film, regia, attore protagonista e sceneggiatura originale), il premio del pubblico al Toronto International Film Festival, cinque premi al British Independent Film Awards 2010. Poi, 7 candidature ai Golden Globe 2011, con Colin Firth miglior attore in un film drammatico; 7 Bafta incluso miglior film dell’anno e miglior film britannico. La colonna sonora del film è di Alexandre Desplat. Secondo quanto dichiarato da Seidler, la regina Elisabetta II avrebbe apprezzato la pellicola riconoscendone il valore storico ed etico.