La serie è lunga, il trend in continua crescita, con un’impennata dopo il G7 di Borgo Egnazia. In Puglia è corsa alle masserie, da vivere, da restaurare o da acquistare chiavi in mano, soprattutto nella zona tra la Valle d’Itria e il Salento. Un appeal in continua crescita, che pare irresistibile, se pure gli interessi delle star nazionali e internazionali vanno ad aggiungersi alle lungimiranti scelte degli imprenditori pugliesi. Da Helen Mirren a Raul Bova, da Ronn Moss a Meryl Streep, da Taylor Hackford a Dame Emma Thompson, da Francis Ford Coppola a Michele Placido e Bruno Vespa.
L’elenco è destinato ad allungarsi, con un vero e proprio flusso in entrata verso l’hinterland, nelle campagne nostrane e fra i borghi autentici. Natura e qualità della vita sono gli elementi catalizzatori, insieme al fattore determinante, il cibo fresco e genuino, vero biglietto da visita della nostra terra. Materie prime eccellenti che si degustano e si producono: olio, vino, formaggi, verdure e grani antichi, sono i grandi protagonisti delle produzioni nelle aziende agricole pugliesi, collocate in un contesto paesaggistico rurale di grande fascino. Tra gli ulivi secolari e i vigneti, infatti, trovano spazio molte delle masserie in cui vengono prodotte le eccellenze enogastronomiche della Puglia, in linea con uno stile di vita lento e di qualità, oramai riconoscibile come tipicamente pugliese. C’è anche chi, come “Masseria San Biagio”, oltre alle tradizionali specialità, si cimenta in nuovi segmenti di mercato. Immersa nelle campagne tra Calimera e Melendugno, a Borgagne, in provincia di Lecce, in questa masseria (dove di recente ha fatto capolino anche il cantautore Franco Simone) è possibile anche sperimentare l’apiterapia. «Ci sono diversi apiari in masseria, ognuno dei quali studiato con un obiettivo ben preciso; - ha raccontato Giusy Bianco, responsabile di “Masseria San Biagio” – la casetta dell’apiterapia, per iniziare, immersa in un percorso degli odori, dove sono agganciate le arnie ed è possibile respirare tutto ciò che riguarda il mondo delle api. Si sente il ronzio, ad esempio, che è di 432 hertz, ed ha un effetto rilassante; qui si assapora tutto ciò che c’è all’interno di un’arnia, dalla cera alla resina, al polline. La casetta dell’apiterapia è diventata una bellissima scoperta per i bambini delle scuole che vengono a trovarci, perché in totale sicurezza riescono a percepire il microcosmo delle api e ne restano incredibilmente affascinati. Ci sono poi alcuni apiari nati con altre finalità: grazie alla piantagione di una varietà australiana, il cui miele è più pregiato del Millefiori, proponiamo un prodotto unico», ha spiegato Giusy.
Una sintesi perfetta tra cultura pugliese e nuovi orizzonti, insomma, perché se da una parte «rappresentiamo la storia di questa terra, con la sua architettura e la sua gastronomia, dall’altra, ci apriamo a esperienze immersive speciali», ha spiegato Emanuele Gabrieli Tommasi, titolare della masseria di Borgagne. «Sono queste le peculiarità delle masserie locali, che puntano alla valorizzazione di uno stile di vita unico al mondo. La gestione è prevalentemente familiare, specialmente nelle piccole strutture, e quest’aspetto regala al visitatore una dimensione intima e serena, in cui l’ospite viene accolto come un familiare», ha raccontato. «L’usanza vuole, e succede spesso, che il visitatore poi faccia il pieno dei prodotti assaggiati in masseria e che li porti con sé nella sua terra d’origine per condividerli con amici e parenti –; ha aggiunto Emanuele – la nostra è un’oasi circondata da boschi di leccio, dove la natura è rimasta incontaminata e si producono olio, grano e ortaggi biologici che possono essere degustati in masseria o portati via come ricordo». Vino pugliese e olio extravergine d’oliva, quindi, prodotti benefici che ci hanno reso noti in tutto il mondo, «simbolo indiscusso della nostra terra», ma non solo. A “Masseria San Biagio” anche miele artigianale ed esperienze rivolte ai più piccoli.