BARLETTA - Il 21 Novembre del 1983 i barlettani doc Lello Lacerenza (classe 1950) Giuseppe Vivo (classe 1960) - il primo grande sognatore e amante della cultura del cibo mentre il secondo grande conoscitore delle materie prime e instancabile guerriero - danno via ad un sodalizio che dura ormai da 40 anni in cui di avventure ne hanno vissute tante ed indimenticabili. Tutto questo ha un nome: «Antica Cucina». Roteando il caleidoscopio dei ricordi è ancora vivo nella memoria del gusto quanto avvenne il il 12 agosto 1984 con la sagra del piatto tipico «strascnat brasciol vin negr». Altro momento indimenticabile, il trasferimento da via Diaz in via Milano 73, alla luce del fatto che si aveva necessità di spazi più grandi.
In quel meraviglioso posto sono rimasti per «soli» 28 anni. In quel luogo si è consolidato il loro sodalizio supportandosi l’un l’altro nel percorso della loro vita lavorativa.
Tanti i personaggi che hanno gustato la loro cucina. Si sono attovagliati nell’Antica Cucina personaggi del calibro di Roberto Murolo, Romano Mussolini, Antonella Steni, Loretta Masiero, Giampiero Bianchi, il maestro Aldo Ciccolini, il presidente Giorgio Napolitano, Massimo Dalema, Piero Fassino, Lino Banfi, e tanti, tantissimi altri. Grande la gioia vissuta nel 1994, allorquando arrivò la «Stella Michelin». Altro capitolo scritto a lettere cubitali quello di preparare pranzi e cene direttamente sul treno Eurostar. Insomma, non viene tralasciata anche l’ avventura del catering in cui ci hanno messo tutta la professionalità ed energia possibile per offrire un prodotto culinario ed organizzativo. Un «prodotto» eccellente costruito sulla grande sinergia e rispetto del proprio lavoro.
Un piccolo ma significativo episodio: non è da tutti guidare per 28 ore di fila un furgone per poter portare la nostra cucina a Parigi al «Petit Palais», in occasione di una esposizione delle opere di Giuseppe De Nittis. Innumerevoli le segnalazione su tutte le più importanti guide gastronomiche.
Poi, il 22 novembre 2012, dopo 28 anni la grande scommessa: ripartire in un nuovo luogo con un look più contemporaneo. Una scommessa vinta con grandi soddisfazioni nei locali di Piazza Marina. Nel 2015 ancora un’altra grande avventura: l’organizzazione della manifestazione «Wine challenge Nero di Troia» con la preparazione di una cena esclusiva nel piazza d’armi del castello di Barletta alla presenza di Giancarlo Giannini, Carlo Cracco, Riccardo Scamarcio, Lino Banfi con sua moglie Lucia Zagaria, Memo Remigi, Diletta Leotta e lo chef Beppe Zullo (grande amico di Lello).
Nel Marzo 2020 arriva il grande buio. Come per tutti. È complicato pensare di poter uscire indenni dalla catastrofe così grande del Covid e delle restrizioni consequenziali annesse. Ma ancora una volta Lello e Pino si rimboccano le maniche e affrontano la nuova sfida. «Esportano» l’Antica Cucina nelle case con i piatti tipici. Insomma neanche il Covid è riuscito a spezzare il loro sodalizio.
Oggi Lello e Pino continuano a donare il loro sapere nel «regno» di piatti e fornelli con la stessa cura che li contraddistingue dal 1983. Rappresentanto un saldo connubio, a dimostrazione di come il buon cibo sia un moltiplicatore di gioia. Vederli all’opera è sempre una emozione trasferita in ogni piatto. Insomma due artigiani dei fornelli veri e propri ambasciatori dei sapori e dei saperi culinari nostrani. Un duo che si muove, da 40 anni, lungo l’aforisma di Oscar Wilde: «Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo». [red. bat.]