Domenica 07 Settembre 2025 | 07:11

Traffico di ceneri
Cementir già a giudizio

 
Nicola PEPE

Reporter:

Nicola PEPE

Traffico di ceneriCementir già a giudizio

Il tribunale di Taranto sta giudicando società e dirigenti per gestione non autorizzata di discariche e una presunta truffa sul rilascio dell'Aia

Domenica 01 Ottobre 2017, 11:22

11:23

L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Lecce denominata «Araba Fenice» che ha travolto dirigenti e quadri di Cementir, Ilva ed Enel, per un presunto traffico illecito di rifiuti è nata dopo il sequestro nel cementificio di Taranto di diverse discariche non autorizzate destinate allo stoccaggio, direttamente a contatto con il suolo, di rifiuti anche pericolosi come la loppa d’altoforno non deferrizzata, clinker e rottami ferrosi provenienti dalla vicina Ilva. 

L’indagine condotta dal sostituto procuratore della Repubblica Lanfranco Marazia ha coinvolto Mario Ciliberto, all’epoca dei fatti legale rappresentante della «Cementir Italia spa» e Mauro Ranalli, direttore dello stabilimento ionico, accusati di aver realizzato e gestito le aree dove venivano stoccati i rifiuti.

Intanto, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecce Antonia Martalò ha dettagliatamente elencato le prescrizioni che Ilva, Enel e Cementir dovranno rispettare per evitare il blocco degli impianti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)