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Vincita Totocalcio negata da 35 anni
Interrogazione parlamentare M5S

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

Martino Scialpi e la sua schedina

Martino Scialpi e la sua schedina

Lunedì 18 Luglio 2016, 12:59

13:01

TARANTO - Il senatore Maurizio Buccarella, vicepresidente della commissione Giustizia, è primo firmatario di una una interrogazione parlamentare del Movimento Cinque Stelle rivolta al presidente del Consiglio e ai ministri della Giustizia e dell’Economia e delle Finanze, sul caso di Martino Scialpi, il commerciante di Martina Franca (Taranto) che 35 anni fa realizzò un 13 al Totocalcio da circa un miliardo di lire ma la vincita non gli è stata riconosciuta perché il Coni sostiene che la schedina non è mai arrivata all’archivio corazzato del Totocalcio. Scialpi è stato processato e assolto in via definitiva dall’accusa di truffa con la restituzione della schedina.

Il Coni ha rigettato «il reclamo, presentato - è scritto nell’interrogazione - nei termini regolamentari da Martino Scialpi, adducendo di non aver mai ricevuto la matrice della predetta schedina, senza mai fornire neanche dinanzi all’autorità giudiziaria alcun verbale della commissione di zona del Totocalcio di Bari, che accertasse il mancato rinvenimento». E' «inconcepibile ed inaccettabile - si aggiunge - la circostanza per cui una giocata, regolarmente effettuata sin dal 1981, e riconosciuta tale in data 10 febbraio 1987 dalla magistratura italiana, ad oggi non sia stata ancora pagata dal Coni che, invece, si è prodigato per sottrarsi alla sua responsabilità civile e penale, facendo uso di documentazione falsa contro lo Scialpi nelle varie sedi giudiziarie, ministeriali e parlamentari, nell’assoluta indifferenza dei vari ministri anche preposti alla vigilanza».

Il Movimento Cinque Stelle, che ricostruisce la vicenda giudiziaria sfociata in numerosi processi civili e penali, chiede di sapere «se il governo, ritenuta a parere degli interroganti palese la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale del Coni, intenda porre fine alla interminabile odissea giudiziaria, trasformatasi in un calvario per il signor Martino Scialpi, riconoscendogli e pagandogli la sua vincita regolarmente giocata» e «se non ritenga opportuno, alla luce di quanto esposto, attivare le procedure ispettive e conoscitive previste dall’ordinamento, anche al fine di prendere in considerazione ogni eventuale sottovalutazione di significativi profili di accertamento».

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