La gestione dei rifiuti torna al centro del dibattito cittadino dopo la protesta spontanea scoppiata ieri mattina nel quartiere Paolo VI. Nella zona della Motorizzazione, inviale 2 Giugno, da tempo interessata da accumuli di rifiuti e cassonetti costantemente colmi, i residenti hanno deciso di scendere in strada per richiamare l’attenzione su una situazione che definiscono ormai insostenibile.
L’iniziativa è nata senza preavviso ed è stata motivata dalla crescente percezione di non essere stati ascoltati nonostante le numerose segnalazioni inviate. Il blocco ha interessato alcune strade principali del quartiere, provocando il temporaneo arresto di alcuni autobus e rallentamenti alla circolazione. La presenza di rifiuti abbandonati accanto ai cassonetti e lungo i marciapiedi, unita alla mancata rimozione tempestiva, ha contribuito ad alimentare il disagio quotidiano e la frustrazione della comunità. In seguito alle proteste e alle segnalazioni, nella mattinata gli operatori di Kyma, sotto la supervisione della Polizia Locale, hanno provveduto a smantellare e rimuovere gran parte dei rifiuti accumulati nelle aree più critiche.
Una situazione simile si vive anche nel quartiere Tamburi, con particolare riferimento a via Orsini, dove negli ultimi giorni il quadro dei rifiuti ha registrato un ulteriore peggioramento. I residenti riferiscono di aver inoltrato ripetute richieste di intervento, senza tuttavia ottenere risposte ritenute soddisfacenti. A confermare il disagio del quartiere è una residente, Luisa Conserva, che sottolinea: «La cattiva gestione di Kyma è insostenibile. Abbiamo diritto di vivere in maniera decorosa». Un commento che riflette un sentimento diffuso e che si aggiunge alle molte lamentele raccolte negli ultimi mesi. E aggiunge: «In una città che ha un palazzo di cinque piani, non lo puoi trattare come se fosse un paese nel quale ci sono le abitazioni unipersonali. Qui si tratta di dieci famiglie, nel quale poi devono portare più sacchetti o pattumelle davanti al portone, generando così un accumulo di rifiuti».
Contattato dalla Gazzetta, il presidente di Kyma Ambiente, Alfredo Spalluto, ha richiamato l’attenzione sul rispetto delle regole e sui comportamenti scorretti di una parte dell’utenza: «Sporgeremo denuncia per coloro che hanno minacciato gli operatori di Kyma e, soprattutto, i rifiuti non conformi non verranno raccolti. Bisogna rispettare la raccolta differenziata e le leggi. Non siamo in un far west». La sua dichiarazione evidenzia la volontà di mantenere un atteggiamento fermo nei confronti delle violazioni e di tutelare gli operatori impegnati nel servizio. La situazione resta quindi caratterizzata da un clima di tensione e da una forte richiesta di interventi concreti. I residenti dei quartieri coinvolti auspicano una gestione più puntuale e un dialogo più efficace con le istituzioni, mentre la città attende risposte operative che possano riportare ordine e decoro nelle aree maggiormente colpite dal problema dei rifiuti.
Cumuli anche a Tamburi, Spalluto: «Rispettino la differenziata»
Giovedì 27 Novembre 2025, 18:02
















