«Ospitare 6 mila persone, tra atleti ed equipaggi, su due navi in moto per circa 20 giorni avrebbe un impatto inquinante insostenibile ed equivalente a decine di migliaia di automobili in continua circolazione, senza pensare al grande disturbo provocato alla fauna marina».
Tutte le preoccupazioni di «Con Taranto» sono racchiuse in una nota stampa a firma della responsabile per le politiche sportive e giovanili Elena D’Arcangelo. Così, il movimento politico di centrosinistra ha reso noto il proprio parere, sperando ancora in un cambio di rotta per salvaguardare il turismo di Taranto e provincia e la sostenibilità ambientale della città dei due mari. «Siamo ancora in tempo per cambiare tutto – ha chiarito D’Arcangelo – e per puntare sui villaggi turistici di Castellaneta Marina. Del resto le trattative con il villaggio Ethra erano già state avviate e il preventivo di spesa che ammontava a circa 1 milione di euro era certamente inferiore alla cifra stratosferica di 30 milioni di soldi pubblici previsti per ospitare gli atleti nelle navi ancorate nel porto di Taranto».
Per Con Taranto, in sintesi, il Comitato internazionale per sua natura non potrebbe imporre spese e decisioni incongrue e insostenibili sia economicamente che sul piano ambientale: «Da statuto deve collaborare per rendere i Giochi più sostenibili, rispondendo alle esigenze del territorio. Ciò è stabilito dalle direttive del Comitato internazionale olimpico che impongono di evitare forti impatti ambientali e consentono la dislocazione dei siti sportivi anche su un territorio più ampio, per evitare la concentrazione di impianti in una sola città e i problemi di impatto gestionale nel “dopo Giochi”. D’altronde – ha aggiunto Con Taranto - è la città ospitante che deve fare le sue scelte e la scelta del villaggio era stata proposta ed accettata dal comitato internazionale fin dalla fase di candidatura».
Una tesi diametralmente opposta a quanto precedentemente dichiarato dal direttore generale del Comitato organizzatore dei Giochi Carlo Molfetta, secondo il quale il Comitato internazionale avrebbe imposto un villaggio atleti all’interno della città, sia su terra che in mare (in questo contesto è poi maturata la decisione di noleggiare due navi da crociera), e non a decine di chilometri di distanza.
Con Taranto, dal canto suo, continua a puntare sui villaggi turistici di Castellaneta Marina: «Non ci sarebbero nemmeno problemi legati alla distanza tra Taranto e la città di Rodolfo Valentino perché la distanza dagli altri siti sportivi della provincia è assolutamente compatibile con le indicazioni del Cijm perché è compresa tra i 20 e i 40 minuti di percorrenza. Il villaggio ospitante individuato, inoltre, è collegato con la strada statale 106 ionica e le tangenziali di Taranto. La città capoluogo non è un palcoscenico per chi vuole fare politica e nemmeno una discarica e i Giochi non sono una passerella ma sono stati pensati per rilanciare l’identità di Taranto e consentire la transizione ecosostenibile della città. È opportuno leggere le carte e conoscere i fatti - ha concluso D’arcangelo - e non divulgare notizie non veritiere quando esistono documenti che attestano l’esatto contrario, dopo di che ognuno si prenderà le proprie responsabilità».