Bonus Tari per i meno abbienti... istruzioni per l’uso. Venerdì scorso, in commissione Bilancio (presidente Luca Contrario, Pd), si è tenuta un’audizione della dirigente del settore Tributi del Comune di Taranto, Valentina Perrone. All’ordine del giorno, c’erano sostanzialmente due punti: gli “sconti” sulla Tari per i cittadini virtuosi che hanno conferito i propri rifiuti “differenziati” nelle isole ecologiche e l’applicazione del bonus Tari varato dal Governo per alleggerire il peso economico della tassa sui rifiuti richiesta alle famiglie a basso reddito.
Sul primo punto, in effetti, sono stati riscontrati quasi 1.800 errori da parte della società che per conto del Municipio elabora i dati che poi, a loro volta, determinano l’importo finale della Tari. Si tratta di differenze (a svantaggio dei cittadini) che vanno da cifre di poco superiori ai 50 euro circa sino anche ad un minimo di 2 euro. E comunque sia nella maggior parte dei casi rilevati, l’ufficio Tributi ha già posto rimedio a questi errori soprattutto per quel che riguarda gli importi superiori ai 50 euro, mentre per quelli più modesti gli “sconti” derivanti dal conferimento nelle isole ecologiche dei rifiuti “differenziati” verranno inseriti nella Tari 2026 e questo farà così, almeno per questi cittadini, diminuire lievemente l’importo della stessa tassa.
A proposito della Tari, ma in questo caso di quella dell’anno in corso (2025), la dirigente Perrone ha risposto alle domande dei componenti della commissione Bilancio anche per quel che riguarda l’applicazione del bonus governativo sulla Tari. Che prevede una diminuzione del 25 per cento dell’importo per quelle famiglie che hanno un reddito Isee sino a 9mila 300 euro, ma che può salire sino a 20mila all’anno nel caso in cui il nucleo familiare sia composto da almeno 4 persone.
Sul punto, in effetti, c’è un oggettivo ritardo che però non è addebitabile al Comune, ma in parte all’Arera (l’agenzia che regolamenta il settore) e dall’altro all’Inps che dovrebbe fornire agli enti locali i dati e i nomi delle persone che hanno diritto al beneficio. Infatti, i cittadini che hanno i requisiti richiesti dalla legge (ovvero il reddito Isee entro le soglie prima indicate) non devono formulare alcuna richiesta al Comune, ma riceveranno un conguaglio dalla stessa Amministrazione comunale appena questa saprà con certezza chi sono i beneficiari del bonus. In pratica, quei cittadini che pur avendo potenzialmente diritto allo “sconto” hanno già pagato a luglio l’intero importo della Tari, l’anno prossimo riceveranno una riduzione applicabile sulla tassa 2026; chi, invece, nel frattempo avrà pagato le tre rate a dicembre riceverà un avviso dal Comune di Taranto in cui verrà richiesto un importo ridotto rispetto alle rate precedenti proprio in virtù dello sconto del 25 per cento della Tari.