TARANTO - Una perdita di gas si sarebbe verificata questa mattina nell’acciaieria 2 dello stabilimento Acciaierie d’Italia (ex Ilva) di Taranto. Lo riferiscono fonti sindacali. Coma da prassi l’area sarebbe stata evacuata temporaneamente per consentire alla ditta incaricata di intercettare il gas disperso. Il problema, sempre secondo le organizzazioni sindacali, potrebbe essere dipeso dal blocco di uno scambiatore che non avrebbe funzionato correttamente. Non ci sono state particolari conseguenze, anche se si starebbe valutando se procedere ai lavori al gasometro con la ripartenza dell’acciaieria 1.
Una settimana fa un grave incendio si è verificato invece all’altoforno 1, che è stato sottoposto a sequestro probatorio dalla procura. La produzione è stata pressoché dimezzata e l'azienda ieri ha annunciato la cassa integrazione per 4.046 lavoratori in tutto il gruppo, di cui 3538 a Taranto. Ma secondo i sindacati i numeri sono destinati a salire. L’accordo del 4 marzo scorso prevede invece un massimo di 3.062 cassintegrati a rotazione su poco meno di 10mila dipendenti, di cui 2.680 a Taranto.
«Il personale intervenuto per la gestione dell’evento ha immediatamente azionato la valvola preposta, al fine di escludere l’apparecchiatura dal circuito, concludendo positivamente l’accaduto in pochi minuti dalla rilevazione della problematica. Al termine delle operazioni di messa in sicurezza dell’apparecchiatura il personale dell’acciaieria è ritornato alle proprie postazioni di lavoro». Lo precisa in una nota Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria in merito alla perdita di gas che si è verificata questa mattina nell’acciaieria 2 dello stabilimento di Taranto.
Alle ore 6.40, il personale del reparto «accertava, per tramite dei rilevatori portatili in dotazione, la presenza - viene spiegato - di monossido di carbonio nei pressi di un’area esterna all’impianto dovuta ad un trafilamento di uno scaricatore di condensa presente sulla rete gas di acciaieria. Lo stesso personale procedeva all’attivazione delle procedure previste per tali scenari e richiedeva l’intervento sul posto del personale del reparto dei vigili del fuoco aziendali e dei colleghi addetti alla gestione della rete gas».
Secondo le procedure vigenti, conclude l’azienda, «il personale di esercizio del reparto convertitori della medesima acciaieria raggiungeva il punto di raccolta previsto». Dopo la messa in sicurezza il rientro alla normalità.