LIZZANO - Ricettazione, furto aggravato, furto in abitazione, tentato furto aggravato e simulazione di reato: sono le accuse, a vario titolo, nei confronti dei tre presunti componenti di una banda di malviventi colpiti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita ieri mattina presto dai carabinieri della Compagnia di Manduria, in provincia di Taranto.
Il provvedimento è stato disposto dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale dfel capoluogo jonico, su richiesta della Procura della Repubblica. Sono tutti di Lizzano. Le indagini, condotte dalla Sezione Operativa della Compagnia di Manduria tra gennaio e febbraio scorsi e dirette dalla Procura, sono state supportate da attività tecniche e indagini tradizionali.
I tre agivano in modo organizzato, utilizzando strumenti da scasso e approfittando della copertura delle ore notturne. Uno degli indagati, successivamente al furto, avrebbe tentato di depistare le indagini presentando una denuncia falsa per il presunto furto della propria auto, utilizzata per il trasporto della refurtiva. È stata evidenziata, inoltre, una stretta collaborazione tra i tre indagati, due dei quali legati anche da vincoli familiari. Le riprese di alcune videocamere di sorveglianza hanno fornito elementi chiave, mostrando i presunti ladri mentre compivano i furti e documentando, in diverse occasioni, l’uso di arnesi da scasso per le azioni criminose. I tre indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari , con obbligo di utilizzo del braccialetto elettronico.
















