BARI - L’ex Ilva continua ad essere un fronte divisivo. Malgrado le promesse, i buoni propositi, i piani industriali più o meno fattibili, più o meno finanziabili. I guasti del passato, sanzionati a più livelli, in ultimo anche dalla Corte di giustizia europea, rendono l’argomento sempre foriero di forti contrapposizioni. L’audizione ieri nella commissione Ambiente del Consiglio regionale, voluta dal presidente Michele Mazzarano, ha registrato toni duri (con il presidente Michele Emiliano che per la foga ha paragonato gli attuali commissari al defunto patron dell’acciaio Emilio Riva, salvo chiarire in sede di replica che il riferimento era solo in termini industrialisti).
Il commissario straordinario di Acciaierie d’Italia Giancarlo Quaranta si era presentato munito delle migliori intenzioni, spiegando che «i commissari, appena insediati, hanno deciso, per dare un segnale importante, di rinunciare al ricorso al Tar» contro l’obbligo di effettuare una valutazione di impatto sanitario dell’ex Ilva sull’area di Taranto, hanno «affidato il compito a un team» di esperti e lo studio è «stato consegnato nei tempi previsti» e «sviluppato sulla base delle linee guida dell’Istituto superiore della sanità». «Dal 2020 c’è stato certamente un incremento di emissioni di benzene» ma da gennaio, da quando si è insediata la struttura commissariale dell’ex Ilva a Taranto, «abbiamo fatto un piano di ispezione e un piano di interventi, li abbiamo realizzati, stiamo continuando a realizzarli e il risultato» è la riduzione dei valori di inquinamento. «Nell’area di Taranto - ha chiesto Quaranta - esiste solo il sito siderurgico di Acciaierie d’Italia che produce benzene?» Quanto alla sentenza, che prevede lo spegnimento degli impianti se è dimostrato che presentano gravi pericoli per salute e ambiente, il commissario ha detto: «Sappiamo che dobbiamo rispettare anche una legge europea oltre che quella nazionale. È interessante questo documento perché ci fa capire quello che noi italiani abbiamo realizzato in questi anni. Abbiamo realizzato opere di altissima ingegneria per avere un arco che coprisse i parchi minerari. Nessun materiale è stoccato fuori dalle parti coperte». Quaranta ha anche mostrato alcune foto di altri siderurgici in Europa...