TARANTO - Marina di Taranto, controffensiva dell’Amiu contro gli incivili. L’obiettivo dell’azienda per l’igiene urbana del Comune, infatti, è quello di potenziare la raccolta differenziata e contrastare l’abbandono dei rifiuti sulla litoranea, installando 25 videotrappole nei punti strategici in cui solitamente vengono abbandonati, lungo le strade che insistono a due passi dal mare, sacchetti di rifiuti e soprattutto divani, elettrodomestici, mobili e altro ancora.
Per questo motivo, il presidente di Kyma Ambiente, così come è ormai denominata l’ex Amiu, Giampiero Mancarelli, ha incontrato i gestori degli stabilimenti balneari della Marina di Taranto che poi altro non è se non l’isola amministrativa del comune capoluogo, compresa tra i territori di Pulsano e Lizzano. E nel corso dell’incontro, in particolare, azienda comunale e imprenditori si sono confrontati sul nuovo calendario di raccolta dei rifiuti, il cui servizio è già attivo da lunedì scorso.
«Predisporre al meglio la raccolta dei rifiuti per i prossimi mesi, ovvero per luglio e agosto, in modo da verificare e organizzare per tempo e al meglio il servizio di raccolta dei rifiuti – afferma il presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli – è, per noi, un obiettivo prioritario». E ancora, Mancarelli aggiunge: «Puntiamo a potenziare la raccolta dell’organico prevista tre volte alla settimana così come come per il vetro. Entrambe, del resto, rappresentano uno dei punti cardine su cui Kyma Ambiente agisce – assicura il presidente dell’azienda partecipata del Comune di Taranto - per rilanciare la raccolta differenziata».
Durante l’incontro, infine, si è parlato dell’aumento delle videotrappole, riattivate anche nei pressi degli stessi stabilimenti balneari. Si tratta, come è facile intuire, di un deterrente in fase preventiva ma soprattutto in fase sanzionatoria per individuare chi abbandona per strada i sacchetti dei rifiuti e i cosiddetti ingombranti.
Del resto, proprio di recente Kyma Ambiente ha ricevuto dal suo socio unico, il Comune di Taranto, 400mila euro per il pagamento dei servizi di pulizia nell’area dell’isola amministrativa che, da giugno a settembre, è frequentata da chi è proprietario di ville, ma anche da un gran numero di turisti, italiani e stranieri.
Intanto, sempre per quel che riguarda la raccolta differenziata (da aumentare), nelle prossime settimane l’ex Amiu dovrebbe definire degli accordi operativi con la Polizia locale per fare dei controlli mirati, anche notturni, al Me.Ta, ovvero al mercato ortofrutticolo all’ingrosso. In questo modo, quelli che un tempo si chiamavano semplicemente vigili urbani, verificheranno se gli operatori dei «mercati generali» fanno la raccolta differenziata dei rifiuti in maniera attenta e scrupolosa oppure se, invece, se ne infischiano. In altre parole, sarà davvero interessante comprendere se i resti di frutta, verdure e ortaggi sono conferiti negli appositi contenitori o se, invece, vengono gettati in quelli che dovrebbero ospitare solo i cartoni, ad esempio. La questione non è solo formale, ma anche sostanziale. Secondo una stima elaborata dai tecnici dell’Amiu e definita con la direzione Ambiente del Comune, infatti, se all’interno del Me.Ta. i rifiuti organici venissero davvero conferiti correttamente, la percentuale annua complessiva di raccolta differenziata, a Taranto, potrebbe aumentare di tre punti.