GROTTAGLIE - Non solo spazioporto. L’aeroporto di Grottaglie si prepara ad ospitare anche un hub per voli cargo e l’industria di «dismantling», che sarà il primo centro italiano di smontaggio degli aerei per il riciclo dei materiali. In questi mesi all’interno della recinzione del «Marcello Arlotta» si lavora su più cantieri. Appalti che, complessivamente, sviluppano sul territorio un giro di investimenti che si aggira intorno ai 200 milioni di euro. Grottaglie, nei piani di Aeroporti di Puglia e della Regione che è tra i suoi principali azionisti, si candida a diventare davvero l’aeroporto del futuro.
Ieri mattina il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile ha effettuato un sopralluogo nei cantieri dell’aeroporto, per l’occasione aperto ai cittadini. Squadre di operai sono al lavoro per l’ammodernamento e la riqualificazione dell’aerostazione passeggeri. Il progetto più avveniristico è sicuramente quello dello spazioporto. Si comporrà di un hangar, una struttura con una superficie di circa 8.000 mq, idonea ad accogliere un aeromobile del calibro del Boeing 747-8. Di fronte a questa struttura, si trova l’ampio piazzale di sosta degli aeromobili, che occupa un’area totale di circa 4.800 mq. A fianco dell’hangar sorgerà l’edificio polifunzionale invece ospiterà un museo, un centro di ricerca e un incubatore di start-up. Hangar e centro polifunzionale saranno collegati da un tunnel progettato da due archistar.
«Aeroporti di Puglia oggi - spiega il suo presidente Antonio Maria Vasile - è il quinto gruppo italiano di settore. Qui il lavoro è stato pianificato fino al 2035. È un progetto complessivo su tutti gli scali della regione con un obiettivo ben preciso: attrarre i mercati internazionali. Entro il 2027, grazie a investimenti mirati, avremo un sistema di elevatissima qualità che inizia a Foggia e finisce a Grottaglie, passando per Bari e Brindisi. E per fare questo abbiamo deciso di spingere tantissimo sulle infrastrutture».
Grottaglie è un aeroporto a forte vocazione industriale. E non è un caso se un colosso come «Leonardo» ha deciso di operare proprio qui con uno dei suoi stabilimenti di punta che oggi, oltre ad assemblare le fusoliere dei «Dreamliner 787», lavora anche ai progetti sui droni. «A Grottaglie stiamo scrivendo il futuro. Lo abbiamo progettato e lo stiamo realizzando - racconta Vasile -. Questa struttura rappresenterà l’avamposto nazionale per i voli del futuro. Quella dei voli suborbitali non è solo una visionaria scommessa, ma una realtà capace di generare investimenti e posti di lavoro. Probabilmente tra 10 anni l'aereo di tipo tradizionale, quello che oggi conosciamo, forse non ci sarà più. E allora Grottaglie sarà il primo polo pronto per l’innovazione. La Regione Puglia ha spinto molto affinché questo accada qui».
Una catena di investimenti che strizzano l’occhio anche ai mercati dell’Oriente. «Il progetto del cargo è già a buon punto - aggiunge Vasile -. Da Grottaglie passeranno tutte le merci agricole della Puglia con destinazione mondo. Da qui passerà tutto quello che può essere trasportato per via aerea. Fino a qualche tempo fa il trasporto per via aerea era molto costoso, oggi questo costo diciamo diventa più sopportabile anche perché le crisi geopolitiche limitano il sistema di trasporto via nave».
Ma Grottaglie, primo scalo in Italia, apre anche alla sostenibilità. Qui infatti sta nascendo il primo centro italiano di «dismantling», cioè smontaggio, smantellamento e riciclaggio degli aerei giunti ormai a fine vita. Obiettivo: recuperare e riutilizzare una quota non inferiore all’85-90% degli aeromobili, tra commercializzazione dei pezzi di ricambio e riciclo dei materiali. Si tratta di un investimento privato di circa 16 milioni di euro che interesserà una superficie complessiva di oltre 18mila metri quadrati, nello scalo aeroportuale jonico. Qui è prevista la costruzione di un hangar, lungo 80 metri e largo 82, in cui saranno smontati e “rigenerati” i singoli aerei. «Smonteremo e recupereremo motori e parti aeree molto costose e avremo la possibilità, grazie alla piattaforma cargo, di spedirle nel mondo abbattendo i tempi. Grottaglie - conclude il presidente di Aeroporti di Puglia - davvero già viaggia nel futuro».