Domenica 28 Settembre 2025 | 12:07

Laterza, 13mila euro rubati con un link su Whatsapp fingendosi operatori Bnl: presi due campani e un ginosino

 
DARIO BENEDETTO E  FRANCESCO CASULA

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DARIO BENEDETTO E FRANCESCO CASULA

Laterza, 13mila euro rubati con un link su Whatsapp fingendosi operatori Bnl: presi due campani e un ginosino

Blitz dei carabinieri: un indagato in cella e uno ai domiciliari; per un terzo l’obbligo di dimora

Domenica 28 Settembre 2025, 10:10

Si sono finti operatori di Bnl e con la scusa di far compilare un questionario sono riusciti a truffare oltre 13mila euro: i carabinieri però sono riusciti a sventare la truffa e a restituire il denaro all’ignaro cliente.

È accaduto a Laterza il 25 settembre quando gli investigatori della stazione dell’Arma sono riusciti a fermare tre persone nel momento in cui stavano per spartirsi il bottino: i tre sono finiti tutti in carcere, ma al termine dell’interrogatorio di convalida il gip Francesco Maccagnano ha confermato per uno solo e disposto gli altri arresti domiciliari per uno e l’obbligo di dimora per un altro.

Tutto è cominciato il 24 settembre scorso quando alla vittima è giunta una chiamata dallo “060060” il numero dell’assistenza cliente Bnl (istituto bancario completamente estraneo ai fatti): un finto operatore ha chiesto all’uomo di compilare un questionario per evitare il blocco del conto e, poiché la vittima qualche tempo prima aveva realmente dovuto eseguire quell’operazione, ha pensato che fosse una reale richiesta della banca. E così non si è insospettito quando il finto operatore gli ha inviato un link su whatsapp che lo ha indirizzato su un altrettanto fasullo sito di Bnl che è servito a completare la truffa: a quel punto ha inserito il numero utente e il codice d’accesso e per i malviventi si sono spalante le porte del conto corrente. Poco dopo, infatti, sono partiti tre bonifici per un ammontare complessino di poco superiore ai 13mila euro: il beneficiario era un 29enne di Ginosa, proprio l’uomo che la mattina del 25 settembre è stato sorpreso mentre usciva dalla banca con il denaro. I militari della stazione di Laterza lo hanno “pizzicato” insieme con altre due persone, entrambe napoletane: tutti sono stati condotti in caserma e dopo una ricostruzione di quanto accaduto i militari sono riusciti a identificare la vittima, ancora ignara quello che era accaduto, e a convocarla in caserma per presentare denuncia e ottenere la restituzione del denaro.

I tre invece, su ordine del pubblico ministero Marzia Castiglia sono stati condotti del carcere di Taranto: come detto, però, il gip Maccagnano ha confermato la detenzione in cella soltanto per uno dei due partenopei, mentre al ginosino sono stati concessi gli arresti domiciliari e infine per il secondo soggetto campano è stato disposto l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza.

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