Sabato 06 Settembre 2025 | 22:50

Taranto, Tancredi ha fretta di nascere: il parto su una piazzola della Statale 172

 
Ottavio Cristofaro

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Ottavio Cristofaro

Tancredi ha fretta di nascere e per farlo sceglie una piazzola sulla Strada statale 172

la Statale 172

La madre stava andando in ospedale a Martina Franca. Quando è arrivata l'ambulanza del 118 il piccolo era già venuto al mondo

Martedì 20 Febbraio 2024, 13:56

21 Febbraio 2024, 10:03

TARANTO - Tancredi è nato su una piazzola della strada Orimini, nel cantiere infinito della statale 172. Sua mamma e il suo papà hanno coraggio da vendere. Vivono insieme a Leporano. Sabato pomeriggio una telefonata in reparto per avvisare che erano partite le contrazioni, poi la corsa verso l’ospedale di Martina Franca. Ma Tancredi aveva fretta di venire al mondo.


«Avevo appena finito di lavare i piatti quando sono iniziati dei piccoli doloretti», racconta Domenica Padalino, mamma di Tancredi, suo secondogenito. Subito dopo è iniziato il travaglio, «io e mio marito ci siamo messi in macchina assieme a mia suocera e siamo partiti per andare in ospedale». Dopo pochi minuti di strada il bambino era pronto a nascere, «ho fatto quello che mi sentivo di fare e ho assecondato il mio corpo - racconta mamma Domenica - ho tolto la salopette e il bimbo è nato». Il papà si ferma per strada alla meglio e come può, trovando uno spazio tra le corsie strette dell’Orimini, dove sono ancora in corso i lavori di ammodernamento del tratto stradale per la realizzazione della quarta corsia, chiedono aiuto e chiamano i soccorsi. Ma quando l’ambulanza del 118 è arrivata da Crispiano, Tancredi era già nato. Al personale sanitario è rimasto solo il compito di tagliare il cordone, poi la mamma e il piccolo sono stati trasportati all’ospedale di Martina Franca dove ad attenderli c’era l’equipe medica dell’ostetricia e ginecologia diretta da Raffaele Tinelli che ha in cura mamma Domenica.


La madre, 30 anni, racconta la sua storia alla Gazzetta con una straordinaria naturalezza, quasi come fosse una cosa normale, forse ancora inconsapevole di quanto sia stata coraggiosa, ma certamente conscia di quanto sia incredibile il miracolo della vita. «Domenica è arrivata in ospedale in ottime condizioni di salute - ha confermato Tinelli - così come ottimo era anche il morale. Allo stesso modo le condizioni di salute del bimbo erano buone, senza nulla di particolare da segnalare». Sono stati immediatamente presi in cura dall’equipe di medici ginecologi, dai pediatri e dalle ostetriche. Ieri mattina (martedì 20 febbraio) sono stati dimessi.


La statale 172 è finita spesso al centro della cronaca perché qui in troppi hanno perso la vita. Per una volta è diventata teatro della nascita di un bimbo, venuto al mondo sul ciglio di una carreggiata, tra i camion, gli escavatori e le pale meccaniche, salutato dal vento che ogni giorno soffia forte su quelle sommità del bosco Orimini, a metà strada tra i due mari di Taranto e la Valle d’Itria di Martina Franca. Un cantiere che si sarebbe dovuto concludere già oltre due anni fa, ma che invece attende ancora la riapertura del doppio senso di marcia. Per scendere da Martina verso Taranto si continua ancora a percorrere la vecchia strada che attraversa il bosco Orimini, quella di cinquant’anni fa che oggi è percorsa anche dalle ambulanze. Quattro anni per allargare di una corsia un tratto di soli quattro chilometri, in pratica un chilometro all’anno. La conclusione dei lavori non ci sarà prima della fine dell’estate.

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