La darsena di Frigole è pronta a lasciarsi alle spalle l’etichetta di porticciolo abusivo per diventare un approdo attrezzato e riconosciuto a tutti gli effetti. Il Comune di Lecce ha accelerato sull’iter amministrativo che porterà alla variante urbanistica necessaria a sanare un vuoto storico del piano regolatore e a dare piena legittimità a un’infrastruttura ritenuta ormai indispensabile per lo sviluppo turistico della marina. L’intervento, finanziato con 3,15 milioni di euro attraverso il Cis (Contratto istituzionale di sviluppo), è stato al centro dell’ultima seduta della Commissione controllo XI, durante la quale è stato fatto il punto sullo stato del progetto e sui prossimi passaggi.
Intanto, l’assessore all’Urbanistica Gianpaolo Scorrano, che rivendica una lunga battaglia politica e tecnica per arrivare a questo risultato, esprime soddisfazione: «Frigole sarà, a breve, un approdo attrezzato, un’opera ormai conclusa nella sua impostazione strategica, resa necessaria dal fatto che il turismo locale ruota sempre più intorno alla nautica e che Lecce, di fatto, non dispone di approdi pienamente funzionali, anche a causa delle criticità infrastrutturali che interessano la darsena San Cataldo», per la quale ha annunciato interventi. «Già dalla prossima settimana, verrà riaperto il collegamento tra il bacino principale e quello retrostante sotto il ponticello, per evitare fenomeni di stagnazione e il conseguente accumulo di posidonia. È previsto inoltre un sistema di boe anti-intrusione, pensato per impedire l’ingresso incontrollato di materiale vegetale e tutelare l’equilibrio ambientale dell’area».
Un passaggio chiave del percorso per Frigole è stato illustrato mercoledì a Palazzo Carafa dal vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Roberto Giordano Anguilla, che ha confermato il raggiungimento di due traguardi fondamentali: l’autorizzazione della Provincia per il dragaggio e quella paesaggistica, entrambe indispensabili per il piano di fattibilità tecnico-economica. Per questo step è già stata incaricata una società specializzata e a breve sarà presentata una bozza che verrà sottoposta a una prima valutazione interna. «Siamo nei termini sia per la fase dei preparativi dei lavori sia per la futura realizzazione del progetto - ha spiegato Anguilla - Essendo un finanziamento Cis, ci chiedono di consegnare i lavori entro i primi mesi del 2027. Il collaudo è previsto in quel periodo». Un cronoprogramma serrato, ma già definito e compatibile con le scadenze imposte dal finanziamento nazionale. Il progetto complessivo della darsena di Frigole prevede la realizzazione di banchine e di una serie di servizi essenziali per la nautica da diporto: dai parcheggi ai servizi igienici fino alla stazione di rifornimento per le imbarcazioni. Accanto alla funzione portuale, l’intervento include una più ampia riqualificazione urbana e ambientale dell’area di Acquatina, con il rifacimento dei ponticelli e interventi di riforestazione, in un’ottica di integrazione tra sviluppo e tutela del paesaggio. Avviato inizialmente con fondi regionali e poi rafforzato dalle risorse del Cis, il progetto punta a chiudere definitivamente una stagione di incertezze urbanistiche e a smentire le voci che in passato parlavano di una possibile chiusura del porticciolo.















