Venerdì 19 Dicembre 2025 | 16:45

Presicce, Stefano Urso è morto «per un malore fatale»: eseguita l'autopsia sul 48enne deceduto durante il blitz

Presicce, Stefano Urso è morto «per un malore fatale»: eseguita l'autopsia sul 48enne deceduto durante il blitz

 
Redazione online

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Presicce, cadavere di un 48enne trovato in casa durante blitz antidroga: indagini in corso

L'uomo si sarebbe scagliato contro gli agenti con pugni e calci, poi sarebbe svenuto dopo essere stato ammanettato

Venerdì 19 Dicembre 2025, 15:12

16:32

Un malore fatale ha provocato la morte del 48enne Stefano Urso, dopo il blitz antidroga dell’11 dicembre scorso, in un’abitazione di via Indipendenza a Presicce-Acquarica. Questa mattina c’è stata l’autopsia eseguita dal medico legale Alberto Tortorella. L’uomo è morto a seguito di arresto cardiaco e, per conoscere le cause esatte del decesso, occorreranno ulteriori accertamenti, i cui risultati si conosceranno nei prossimi 60 giorni. L'autopsia escluderebbe l'ipotesi di morte violenta, poiché gli unici segni rinvenuti sul corpo sono quelli delle manette ai polsi.

In vista dell’esame autoptico, come atto dovuto, erano stati iscritti in cinque nel registro degli indagati: sono tre poliziotti presenti al blitz, che rispondono dell’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale (difesi dall'avvocato Antonio La Scala), e i due presunti pusher Antonio Viola, proprietario dell’immobile, e Alessia Potenza, entrambi del posto, finiti in arresto per detenzione e spaccio di droga. In seguito, il gip Angelo Zizzari ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare in carcere per entrambi. I due indagati sono assistiti dagli avvocati Davide Botrugno e Viola Messa. I familiari della vittima, Stefano Urso, 48enne di Salve, sono assistiti dagli avvocati Luca Puce e David Alemanno.

L’11 dicembre scorso, alle 22.08 circa, i poliziotti, nell’ambito di un’attività investigativa, hanno fatto accesso nell’abitazione. Secondo quanto ricostruito nell’ordinanza del gip, uno dei presenti, poi identificato in Stefano Urso, si sarebbe scagliato contro di loro con pugni e calci. Gli agenti sono riusciti ad ammanettarlo, ma Urso avrebbe perso i sensi. I poliziotti hanno sbloccato le manette e iniziato il massaggio cardiaco. Alle 22.13 è stato chiamato il 112 ed è arrivata un’auto medica che ha continuato le manovre di rianimazione. Durante i soccorsi, le persone presenti nella stanza si sarebbero rivolte con fare minaccioso agli agenti, sputando verso di loro.

Le attività di perquisizione hanno consentito di trovare 36 grammi di crack. All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato un veicolo con segni d’arma da fuoco.

Il pm ha fissato per il 23 dicembre la data del conferimento dell'incarico al tecnico informatico Tania De Benedittis per analizzare il contenuto del telefono cellulare di Stefano Urso al fine di ottenere elementi utili all'indagine. Anche in questo caso, le parti potranno nominare i propri consulenti.

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