San Giovanni Rotondo, il direttore di Casa Sollievo replica alle proteste dei lavoratori: «Reazione ingenerosa»
San Giovanni Rotondo, il direttore di Casa Sollievo replica alle proteste dei lavoratori: «Reazione ingenerosa»
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Redazione online
I sindacati: il personale ospedale San Pio chiede 5 milioni di arretrati
Venerdì 19 Dicembre 2025, 15:49
Sono diventate virali le immagini dell'accesa protesta dei lavoratori di Casa Sollievo della Sofferenza, che ieri mattina hanno interrotto il tradizionale incontro per lo scambio degli auguri di Natale con urla e fischi rivolti al CdA dell'ospedale di San Giovanni Rotondo. La protesta è scoppiata per la decisione di applicare ai dipendenti il contratto delle case di cura private, motivo per il quale le organizzazioni sindacali hanno annunciato che sciopereranno il 9 gennaio, mentre lunedì 22 dicembre, a partire dalle ore 17, è prevista una fiaccolata dal palazzo di città fino a Casa Sollievo.
È arrivata la replica del direttore generale di Casa Sollievo della Sofferenza, Gino Gumirato. "La reazione che abbiamo visto tutti, anche sui social, mi pare che sia stata un po' ingenerosa rispetto al lavoro che è stato fatto, però ho ricevuto moltissime attestazioni di stima e onestamente credo che il vero volto del nostro ospedale non sia certamente solo quello che ieri si è visto. Non tutti amano esattamente quello che cerchiamo di portare avanti, ma la vera Casa Sollievo è un'altra. La
situazione economico-finanziaria di Casa Sollievo la conosciamo: l'ospedale perdeva 23 milioni di euro all'anno, oggi la
situazione è che l'ospedale non perde più. Avendo anche fatto investimenti clamorosi in ambito cardiologico, in ambito oncologico, tecnologie assolutamente d'avanguardia e quindi le prospettive sono buone da questo punto di vista. Per quanto attiene i finanziamenti della regione, io credo che tutti abbiano compreso che stiamo parlando di finanziamento per
l'erogazione di attività, non certo di finanziamenti per chiudere un buco o per sanare una situazione".
I sindacati: il personale ospedale San Pio chiede 5 milioni di arretrati
Circa un migliaio di decreti ingiuntivi per il «recupero di adeguamenti contrattuali mai pagati, per una cifra che sfiorerebbe i cinque milioni di euro», saranno depositati lunedì presso il tribunale del lavoro di Foggia da parte dei legali del personale in servizio nella Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale di San Giovanni Rotondo fondato da San Pio. Lo si apprende da fonti sindacali.
Il personale da settimane è in stato di agitazione dopo l'annuncio della direzione di voler applicare, dal prossimo marzo, il contratto delle case di cura private ritenuto "inadeguato e pregiudizievole».
I decreti ingiuntivi - spiegano i sindacati - riguardano i mancati adeguamenti dopo il rinnovo del contratto, avvenuto a livello nazionale a fine ottobre scorso, quando gli ospedali pubblici e privati ottennero gli arretrati degli anni dal 2023 al 2025 (il contratto era scaduto nel 2023).
Ieri, durante lo scambio di auguri, il personale ha inscenato una protesta contro la direzione della struttura sanitaria, di proprietà del Vaticano, per la decisione della modifica del contratto. E per il prossimo lunedì, 22 dicembre, è stata organizzata una fiaccolata, a partire dalle 17, nell’ambito della mobilitazione. Le organizzazioni sindacali, unitariamente, sottolineano che «la fiaccolata intende richiamare l’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza al fine di scongiurare eventuali decisioni unilaterali del consiglio di amministrazione della Fondazione volte alla disdetta dei contratti collettivi attualmente in vigore per il personale del comparto e per la dirigenza sanitaria. Tali scelte potrebbero determinare un significativo impoverimento dei lavoratori, con ripercussioni negative anche sull'economia locale e sull'intero territorio della Capitanata». I sindacati sottolineano ancora che «Casa Sollievo della Sofferenza, il più grande miracolo di San Pio, non può e non deve essere intaccato». «In occasione del 50° anniversario della Fondazione - ricordano infine - fu riportato un messaggio di Padre Pio dell’8 maggio 1954: Il Signore benedica chi ha lavorato e chi lavorerà per questa casa e remuneri a mille e mille doppi in questa vita tutti voi e le vostre famiglie, e con la gioia eterna nell’altra»