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Taranto, cattivi odori: diffida e sospensione per un'azienda

 
Redazione online

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Taranto, cattivi odori; diffida e sospensione per un'azienda

Nel quartiere Tamburi. Provvedimento della Provincia di Taranto, in seguito ai problemi di molestie olfattive denunciati dagli abitanti del quartiere

Venerdì 11 Agosto 2023, 12:47

17:29

TARANTO - La Provincia di Taranto, in seguito ai problemi di molestie olfattive denunciati dagli abitanti del quartiere Tamburi, ha emesso un provvedimento di diffida e sospensione dell’attività (limitatamente alla gestione di un particolare tipo di rifiuto non pericoloso) nei confronti della società Irigom srl.

Tale azienda, spiega una nota della Provincia, «pur in presenza di più possibili diverse sorgenti emissive, a seguito di indagini specifiche sarebbe stata individuata come fonte delle emissioni odorigene che tanti disagi stanno provocando ai cittadini che vivono a ridosso della zona industriale». La decisione è stata intrapresa alla luce della presunta inosservanza, da parte dell’azienda, di due prescrizioni previste dal provvedimento con cui si autorizza l’attività: la prima stabilisce l’adozione di tutte le misure cautelative per impedire la formazione di odori e la dispersione di aerosol e polveri; l’altra prevede che i rifiuti in ingresso debbano essere privi di sostanze organiche putrescibili o che possano dar luogo a emissioni di sostanze odorigene.

«Decorso il tempo determinato contestualmente alla diffida - aggiunge la Provincia - la sospensione è automaticamente prorogata, finché il gestore non dichiara di aver individuato e risolto il problema che ha causato l’inottemperanza». Quanto deciso «per limitare il fenomeno delle emissioni odorigene - ha dichiarato il sindaco e presidente della Provincia Rinaldo Melucci - dimostra una volta di più che non sarà consentito a nessuna azienda di non tener conto delle norme che disciplinano la materia ambientale. Le regole ci sono e devono essere osservate».

«Il nostro impegno quotidiano è per l’economia circolare e la sostenibilità, e non faremmo mai nulla che possa compromettere l’ambiente, figuriamoci la salute dei cittadini. Ci siamo sempre impegnati a rispettare le prescrizioni dell’Aia e delle istituzioni preposte». Lo afferma Stefano Montanaro, amministratore delegato della Irigom, in merito al provvedimento di diffida e sospensione dell’attività (limitatamente alla gestione di un particolare tipo di rifiuto non pericoloso) emesso dalla Provincia di Taranto in seguito ai problemi di molestie olfattive denunciati dagli abitanti del quartiere Tamburi. «Accogliamo - aggiunge Montanaro - il provvedimento della Provincia di Taranto, per il quale ci riserviamo di muoverci nelle sedi opportune, ma non possiamo evitare di notare che nello stesso documento è data evidenza che la zona industriale di Taranto è 'un contesto multi-sorgente, con co-presenza di più possibili diverse sorgenti emissivè. La sospensione, inoltre, riguarda una parte degli scarti della raccolta differenziata trattati».
L’amministratore delegato precisa che l’impianto «seppur in maniera ridotta, non smetterà di essere al servizio della sostenibilità. Evidenziamo, infine, che questa vicenda dimostra che le istituzioni hanno il potere di intervenire su quello che i cittadini percepiscono come minaccia per la propria salute, anche quando non ci sono evidenze scientifiche».

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