TARANTO - «Dedico il premio ai pediatri e ai genitori che insieme curano e proteggono i bambini - la vita nascente - e a Taranto che vinca il suo premio più importante, la battaglia per la vita e un ambiente salubre per i suoi figli, i suoi bambini, le sue famiglie i suoi operai». È stata sempre in prima linea nella lotta all’inquinamento e a difesa della salute, a partire da quella dei bambini. A Casale Monferrato (Alessandria) ha ricevuto il premio intitolato a Luisa Minazzi «Ambientalista dell'Anno 2022». Una grande soddisfazione per Anna Maria Moschetti, pediatra di Palagiano, responsabile per le malattie dei bambini legate all’inquinamento della sezione Puglia e Basilicata dell’Associazione Culturale Pediatri. Fa parte inoltre del Comitato Scientifico Nazionale Ambiente della FIMP, presiede la Commissione per l’Ambiente dell’Ordine dei Medici di Taranto ed è rappresentante dell’associazione di Ecodermatologia.
«Orgogliosa» del riconoscimento ottenuto, ha rimarcato come «ci sono alcune patologie mediche per le quali sono necessarie cure politiche. La comunità ha bisogno dell’intelligenza di tutti». Il premio è stato consegnato durante il Festival della Virtù Civica, promosso con Legambiente e La Nuova Ecologia. Erano otto i finalisti, tutte personalità che hanno condotto battaglie a favore della protezione dell'ambiente in Italia. Nella votazione online ha prevalso proprio Anna Maria Moschetti, la “paladina” dei bambini che subiscono gli effetti delle aree inquinate, per la menzione speciale di Ambientalista dell’anno. «Luisa Minazzi - ricorda la pediatra tarantina - era una professoressa, ammalatasi di mesotelioma pleurico, malattia causata dall’esposizione all’amianto, che denunciò la contaminazione ambientale da amianto causata da una industria di cemento-amianto che si trovava alla periferia della cittadina. La contaminazione da amianto ha causato centinaia di morti tra gli operai di quella fabbrica, i loro familiari e cittadini esposti perché residenti in città. Luisa - aggiunge - morì a causa del mesotelioma ma la sua battaglia insieme a quella della popolazione di Casale è servita alla chiusura della fabbrica e alla restituzione ai cittadini di Casale Monferrato di una città bonificata dove è ancora possibile vivere».
L'esperienza a Casale «dove - sottolinea Moschetti - ho conosciuto i protagonisti di questa storia di sofferenza e di lotta popolare è stata sconvolgente per me. Ringrazio chi mi ha selezionato tra tante persone meritevoli in Italia che si impegnano con grande virtù civica per un futuro migliore per noi e per i nostri figli e tutti coloro che votandomi hanno consentito la mia elezione. Per me questo è un grande onore». «Ho avuto la possibilità di parlare agli studenti e al pubblico - spiega infine - della nostra esperienza tarantina e della battaglia di tutti e mia in difesa del diritto alla vita e ad un ambiente salubre. E questo può servire a dare più voce alla nostra comune battaglia per Taranto».
Con una relazione scientifica sulla situazione sanitaria tarantina Anna Maria Moschetti ha contribuito alla class action inibitoria contro l’ex Ilva promossa dall'associazione "Genitori Tarantini" ora al vaglio della Corte di Giustizia europea e fa parte anche del team di professionisti che ha lavorato al progetto per la realizzazione di un parco giochi al rione Tamburi in grado di offrire a tutti i bambini uno spazio all’aria aperta in cui possano svolgere attività ludiche, motorie e culturali.