Ancora «un forte ritardo nei pagamenti che può compromettere la sopravvivenza di molte imprese» dell’indotto di ArcelorMittal a Taranto: Confartigianato Trasporti e le altre associazioni dell’autotrasporto hanno così inviato una lettera, a firma dei presidenti nazionali, al premier Giuseppe Conte, al ministro dello Sviluppo economico Patuanelli e alla ministra dei Trasporti De Micheli, per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto tra Governo, azienda e associazioni, denunciando nuovamente «reiterate criticità che la categoria sta affrontando nell’operare con la multinazionale» che gestisce l’ex Ilva. Gli autotrasportatori registrano ora «una revisione delle condizioni contrattuali peggiorative che di fatto erode la già bassissima remunerazione delle nostre imprese e che comporta una assegnazione dei servizi oggettivamente fuori mercato».
Rivolgono quindi un appello «al Governo affinché si faccia portavoce nei confronti di ArcelorMittal delle esigenze sopra richiamate non potendo escludere, in caso contrario, che le imprese assumano iniziative di protesta che possano portare alla sospensione dei servizi offerti. Ed ancora, abbiamo l’impellente necessità - concludono - di ricreare un quadro di certezze minimo anche, come detto, per il futuro, con particolare riferimento ai crediti fino ad oggi accumulati dalle imprese che erogano servizi di trasporto».

Rivolgono un appello al Governo
Sabato 11 Luglio 2020, 10:28