Un bando per l'assunzione di un addetto stampa alla Asl di Lecce finisce nel mirino dell'Ordine dei giornalisti per via di un requisito di accesso che rischia di rendere il bando sartoriale: il candidato deve essere laureato in Scienze della Comunicazione. E così il presidente dell'Ordine, Maurizio Marangelli, ha scritto al direttore generale Stefano Rossi chiedendone il ritiro.
Il bando scade domani.
La restrizione della laurea - scrive Marangelli - «è illegittima, in quanto nessuna normativa prevede che l’incarico messo a bando debba essere svolto solo da laureati in Scienze della Comunicazione». Marangelli sottolinea che il requisito per esercitare l'attività di comunicazione istituzionale è «esclusivamente l’iscrizione nell’Albo dei Giornalisti», mentre ogni altro titolo può essere, tutt'al più, valutato «ai fini del punteggio in graduatoria, ma non certo come requisito di ammissione».
Il bando – replica la Asl Lecce – è assolutamente corretto e ha ricevuto 15 candidature. La procedura «ha ad oggetto il conferimento dell’incarico di dirigente responsabile della Unità operativa “Comunicazione e Informazione Istituzionale – Urp” e, pertanto, non è finalizzato “(…) all’assunzione di un addetto stampa (…)”». Trattandosi di un incarico dirigenziale a tempo ex art. 15 septies, «il possesso della laurea costituisce presupposto per l’accesso alla dirigenza».
«Il bando, riguardando una figura dirigenziale, prevede tra i requisiti specifici di ammissione, la laurea e, in particolare, non solo la Laurea in Scienze della Comunicazione ma anche la Laurea in relazioni pubbliche (o equiparate) e altre lauree con indirizzi assimilabili ovvero, per i laureati in discipline diverse, titolo di specializzazione o di perfezionamento post-laurea o di altri titoli post – universitari rilasciati in comunicazione o relazioni pubbliche e materie assimilate da università ed istituti universitari pubblici e privati oppure master in comunicazione conseguito presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione e, se di durata almeno equivalente, presso il Formez, la Scuola superiore della pubblica amministrazione locale e altre scuole pubbliche nonché presso strutture private».
«La lamentata previsione della laurea (non solo, peraltro, in Scienza della Comunicazione) tra i requisiti di accesso al concorso e la conseguente asserita illegittimità del bando – conclude la Asl Lecce - sono prive di ogni fondamento, con la conseguente conferma della assoluta correttezza e legittimità dell’operato dell’Amministrazione». Tuttavia il problema resta.
















