MARTINA - I comandi che non rispondono più, forse un guasto al motore, poi l’allarme alla torre di controllo. Si è inabissato nelle acque del Tevere, a Roma, un piccolo aereo biposto della scuola di volo Urbe Aero decollato dall’aeroporto dell’Urbe. A bordo due persone: l’istruttore Giannandrea Cito, 30 anni di Martina Franca, e il suo allievo di anni 23. A lanciare l’allarme è stato l’Enav che ha segnalato la scomparsa del velivolo ai soccorritori; sul posto le squadre di Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco, assieme ai sanitari del 118, alla ricerca dei rottami del piccolo aereo. L’istruttore di volo martinese viene ritrovato ferito vicino al fiume, ma corpo del suo allievo è stato trovato senza vita nelle acque del fiume. Giannandrea Cito, pilota Ryanair oltre che istruttore, ha tentato disperatamente di ammarare sulle acque del Tevere, forse a causa di un guasto al motore durante la lezione di volo. Il martinese, sopravvissuto all’incidente, ha raccontato ai soccorritori che l’aereo è precipitato a pochi metri dall’aeroporto.
Ha percorso diversi metri nell’acqua fangosa prima di essere recuperato ai margini del fiume. Dopo essere stato soccorso è stato trasportato in elicottero al policlinico Gemelli, non è in pericolo di vita. «L’allievo ha all’attivo 41 missioni di volo che per legge consentono già di volare in autonomia sotto supervisione» è quanto si legge in una nota della scuola Urbe Aero in relazione all’incidente. «L’istruttore, Giannandrea Cito, è primo ufficiale Ryanair da due anni, nonché uno degli istruttori qualificati della scuola Urbe Aero. Il velivolo, in dotazione alla scuola aerea è un Diamond Aircraft DA20-C1 e aveva ancora poche ore di volo (circa 1.080)».