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Taranto, uccise agente penitenziario: liberato per emergenza Covid, ora torna in carcere

 
Redazione online

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Tentò di uccidere la ex a Ginosa si suicida nel carcere di Taranto

Il carcere di Taranto

In applicazione del 'dl Antimafia' del ministro Bonafede approvato in consiglio dei ministri lo scorso 9 maggio

Sabato 23 Maggio 2020, 17:19

17:59

TARANTO - Torna in carcere Francesco Barivelo, condannato per l’omicidio (avvenuto nel '94) dell’agente di polizia penitenziaria Carmelo Magli, in applicazione del 'dl Antimafia' del ministro Bonafede approvato in consiglio dei ministri lo scorso 9 maggio. A Barivelo sono stati revocati i domiciliari. Anche in questo caso, come previsto dalla nuova normativa, l’iniziativa è stata intrapresa dal Dap.

«L'ho subito sentito come una sorta di dovere morale». Così il capo del Dap, Bernardo Petralia, parlando di ciò che lo ha spinto a portare avanti la pratica che si è conclusa con la revoca della detenzione domiciliare per Francesco Barivelo, autore dell’omicidio dell’agente di polizia penitenziaria, Carmelo Magli.
«Dal primo giorno siamo impegnati a dare seguito al ruolo che il nuovo decreto assegna al Dap, ma in un certo senso questa vicenda era in cima alla lista. Lo dovevamo al corpo che mi onoro di guidare che, fra mille difficoltà, gestisce situazioni delicatissime e rappresenta la prima sentinella della sicurezza dei cittadini».

L’ordine di «esecuzione di espiazione di pena detentiva» nei confronti di Francesco Barivelo, a seguito di revoca della detenzione domiciliare emessa dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Taranto, è stato eseguito dagli agenti della Squadra Mobile della Questura ionica.
Il pregiudicato tarantino fu condannato all’ergastolo per numerosi reati anche di stampo mafioso, tra i quali l’omicidio dell’agente della Polizia Penitenziaria Carmelo Magli, 24enne, ucciso la notte tra il 17 e il 18 novembre 1994, mentre tornava in famiglia a Francavilla Fontana (Brindisi). La vittima fu affiancata da un commando armato sulla strada per San Giorgio Jonico (Taranto) e assassinata con una mitragliatrice e una pistola.
Barilevo, che era detenuto nel carcere di Sulmona, aveva ottenuto lo scorso 26 marzo, il beneficio degli arresti domiciliari nella sua abitazione nel capoluogo ionico in relazione ad una situazione clinica che avrebbe potuto essere pregiudicata con il Covid-19. Oggi è stato notificato il provvedimento di ripristino della custodia in carcere. I poliziotti della Squadra Mobile lo hanno prelevato dal suo appartamento del rione Tamburi e condotto al carcere di Lecce.

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