«Un risarcimento danni di poco più di 6000 euro, che la Regione è stata condannata a pagare a una cittadina di Grottaglie nel 2013, è diventato un debito fuori bilancio di oltre 177000 euro. Vogliamo capire come sia stato possibile, per questo abbiamo chiesto di sospendere la votazione sul disegno di legge in questione approvato in Giunta lo scorso 2 agosto, in modo da avere gli approfondimenti necessari.» Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia a margine della seduta della I Commissione in cui sono stati discussi ddl suo debiti fuori bilancio. In particolare la consigliera pentastellata ha chiesto spiegazioni sul DDL 164 del 2/08/2019.
La vicenda - precisa una nota - riguarda una cittadina che ha citato in giudizio l’ERSAP davanti al Tribunale di Taranto per l'occupazione di un fondo di sua proprietà in agro di Grottaglie, a seguito di un esproprio autorizzato dal Prefetto di Taranto per la durata di due anni, per l’esecuzione di alcune strade agricole. Dopo vari passaggi la Regione è stata condannata dalla Corte d’Appello di Lecce al risarcimento dei danni, oltre alla rivalutazione monetaria e agli interessi dal 1976 e al pagamento delle spese processuali. Il debito fuori bilancio ammonta ora complessivamente a 177.603 euro, di cui 6.744 per la somma riconosciuta a titolo di risarcimento danni; 53.958 per rivalutazione fino alla data della sentenza (06.06.2018); 64.117 per interessi (sino al 30 aprile 2019) e 52.783 per spese processuali.
«Non si tratta del primo caso - spiega Laricchia - in cui la Regione dà il via libera al riconoscimento di cifre ingenti senza richiedere alcun chiarimento. Purtroppo si tratta di una causa andata avanti per molti anni, per cui sarà difficile risalire ai diversi passaggi, ma abbiamo il dovere di provarci. I debiti fuori bilancio costano ogni anno milioni di euro ai pugliesi e spesso vengono approvati dalla Giunta con eccessiva leggerezza, come dimostra quanto avvenuto a luglio quando siamo riusciti a far stralciare 40 debiti per una cifra complessiva di oltre 500mila euro da corrispondere ad avvocati esterni che avevano difeso la Regione in diverse cause. non si può continuare così, senza il minimo rispetto per i soldi dei pugliesi».
LA REPLICA DELLA REGIONI: FATTI RISALENTI AL 1976, NOI ESTRANEI -
Il capo dell’Avvocatura della Regione Puglia Rossana Lanza interviene nella vicenda dell'esproprio ex Eesap: “Se c’è uno scandalo nella vicenda sollevata dalla consigliera regionale Laricchia non riguarda l’operato della Regione Puglia. Infatti la vicenda dell’esproprio subito dalla cittadina di Grottaglie inizia nel 1985 e si riferisce a fatti risalenti al 1976 nei confronti non della Regione ma dell’ente ERSAP.
Prende il via un lunghissimo processo giudiziario seguito dall’avvocatura dello Stato. La Regione ha ereditato il contenzioso in forza di una legge che le ha trasferito le funzioni dell’ente ERSAP ormai soppresso.
L’avvocatura dello Stato, che ha continuato a seguire sino ad oggi il contenzioso, ha vinto sia il primo che il secondo grado di giudizio, subendo solo nel 2018 la condanna al pagamento delle somme oggetto di riconoscimento del debito fuori bilancio, all’esito di un giudizio di rinvio dalla Cassazione".
In sostanza, la Corte di Appello di Lecce solamente nel 2018 ha accolto la domanda giudiziale proposta nel 1985 dalla signora di Grottaglie”.